Frasi di Aristotele
Aristotele
Data di nascita: 384 a.C.
Data di morte: 322 a.C.
Aristotele è stato un filosofo, scienziato e logico greco antico. Discepolo di Platone, unitamente a Socrate è considerato uno dei padri del pensiero filosofico occidentale, che da lui ha ereditato problemi, termini, concetti e metodi. È ritenuto una delle menti filosofiche più innovative, prolifiche e influenti del mondo antico, sia per la vastità che per la profondità dei suoi campi di conoscenza, compresa quella scientifica.
Autori simili
Frasi Aristotele
„Platone è mio amico, ma la verità è ancora più mia amica.“
— Aristotele
I, 6, 1, citato in Medioevo, Volume 16, Università di Padova. Centro per ricerche di filosofia medioevale
„Anche il nautilo è un polipo del tutto straordinario, sia per la sua conformazione naturale sia per le cose che fa. Naviga sulla superficie del mare, dopo essere salito dal basso dei fondali. Sale in superficie con la corazza rovesciata, per potervi montare meglio e per navigare senza imbarcare acqua; quindi, una volta giunto in superficie, la ribalta. La membrana posta in mezzo fra un tentacolo e l'altro si presenta fino a un certo punto come un tessuto continuo [... ]. Il nautilo, quando soffiano brezze leggere, si serve di questa parte come di una vela e, al posto del timone, lascia cadere giù in acqua i tentacoli. Se poi viene spaventato da qualcosa, si immerge riempiendo d'acqua il guscio.“
— Aristotele
IX, 37; 2015, p. 79
„L'allocco è simile alla civetta [... ]. Alcuni comunque lo chiamano «corvo notturno». È un animale astuto e abile nelle imitazioni e, per l'appunto, viene catturato mentre imita i passi di danza di un cacciatore. Nell'atto in cui fa queste cose arriva un altro cacciatore che lo prende da dietro, come avviene per la civetta.“
— Aristotele
VIII, 12; 2015, p. 32
„La cutrettola gialla è ostile al cavallo. Il cavallo, in effetti, la scaccia dal pascolo, perché la cutrettola, che è affetta da albugine e non ha vista acuta, si nutre di erba. Questo uccello imita il nitrito del cavallo e lo spaventa avventandosi in volo su di lui. Il cavallo, però, lo scaccia, e, se riesce a prenderlo, lo uccide. La cutrettola gialla vive presso i fiumi e gli stagni. Ha un bel colore e prospera facilmente.“
— Aristotele
IX, 1; 2015, p. 54
„Sembra adunque che questi filosofi nel considerare il numero come principio delle cose esistenti ne facciano una causa materiale come proprietà e come modo. Come elementi del numero fissano il pari e il dispari, il primo infinito, l'altro finito. L'uno partecipa di ambedue questi caratteri (essendo insieme pari e dispari). Ogni numero proviene dall'uno e l'intero universo, come già ho detto, è numeri. Altri fra di loro dicono che i principi sono dieci [... ].“
— Aristotele
I, 5, 986a
„E poiché il tempo è misura [... ] del movimento e dell'esser mosso, il tempo misura il movimento con il determinare un certo movimento che misurerà l'intero, così come il cubito misura la lunghezza con il determinare una certa grandezza che misurerà l'intero. Per il movimento «essere nel tempo» è essere misurato [... ].“
— Aristotele
IV, 11, 217-221
„Quelli che vivono nei luoghi dove si produce la cannella dicono che esiste anche un uccello della cannella. Affermano che la cannella viene trasportata da questo uccello dai luoghi da dove la prende per costruirsi il nido, che fa su alberi alti e sui loro ramoscelli. Si racconta che gli abitanti del luogo tirino contro questi nidi frecce alle cui punte è stato applicato del piombo. In tal modo li fanno cadere giù e dai trucioli prendono la cannella.“
— Aristotele
IX, 13; 2015, p. 66
„Fra gli esseri dotati di valve che hanno capacità di movimento, quelli che si cibano di animali si nutrono di piccoli pesciolini, come per esempio il murice (è infatti carnivoro, e per questo viene catturato con esche simili a questi animaletti), gli altri invece si nutrono di piante marine.“
— Aristotele
VIII, 2; 2015, pp. 19-20
„Così quello che disse Policrate di Trasibolo, che avesse spenti trenta tiranni, avendo estinta una tirannide sola, che era di trenta.“
— Aristotele
II, 1401a; traduzione di Annibal Caro