Frasi di Romain Gary
Romain Gary
Data di nascita: 21. Maggio 1914
Data di morte: 2. Dicembre 1980
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Romain Gary, pseudonimo di Roman Kacew , è stato uno scrittore francese d'origine ebreo-russa.
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Frasi Romain Gary
„Quando il gatto ebbe terminato le sue effusioni, mi sentivo molto meglio. Il mondo offriva ancora delle possibilità e delle amicizie che non potevo trascurare. Il gatto, adesso, mi si strofinava contro il viso facendo le fusa. Cercai di imitare il suo ron ron e tutti e due ci divertimmo un mondo a chi faceva le fusa più forte. Cercai le briciole della torta in fonda alla tasca e gliele diedi. Mostrò di gradirle e si appoggiò contro il mio naso a coda ritta. Mi mordicchiò l'orecchio. Insomma, la vita valeva di nuovo la pena di essere vissuta. Cinque minuti dopo […] mi diressi verso casa, le mani in tasca e zufolando, il gatto alle calcagna. Ho sempre pensato che è meglio avere con sé qualche briciola di torta, nella vita, se si vuole essere amati in maniera veramente disinteressata.“
— Romain Gary
Source: Citato in Annamaria Rivera, Spelix: storia di gatti, di stranieri e di un delitto, Dedalo, Bari, 2010, p. 7 http://books.google.it/books?id=AfgXjQ8fMU8C&pg=PA7. ISBN 978-88-220-4168-5
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„Stavo anche lunghe ore sdraiato sul campo, la testa sul paracadute, tentando di lottare contro la mia eterna frustrazione, contro l'indignato tumulto del mio sangue, contro il mio bisogno di risuscitare, di vincere, di superare, di uscire di là. Ancora oggi non so cosa voglia dire di preciso "là". Suppongo si tratti della condizione umana. A ogni modo non sopporto più che vi siano degli esseri abbandonati. Spesso alzo la testa e guardo mio fratello, l'Oceano, con amicizia: esso raggiunge l'infinito, ma so che anche lui cozza dappertutto contro i propri limiti; ed ecco il perché, senza dubbio, di questo tumulto, di questo fracasso.“
— Romain Gary
p. 383