Frasi di Sibilla Aleramo
Sibilla Aleramo
Data di nascita: 14. Agosto 1876
Data di morte: 13. Gennaio 1960
Altri nomi: Sibilla Aleramo
Sibilla Aleramo, pseudonimo di Marta Felicina Faccio detta "Rina" , è stata una scrittrice e poetessa italiana.
Lavori
Frasi Sibilla Aleramo
„Alfine mi riconquistavo, alfine accettavo nella mia anima il rude impegno di camminar sola, di lottare sola, di trarre alla luce tutto quanto in me giaceva di forte, d'incontaminato, di bello; alfine arrossivo dei miei inutili rimorsi, della mia lunga sofferenza sterile, dell'abbandono in cui avevo lasciata la mia anima, quasi odiandola. Alfine risentivo il sapore della vita, come a quindici anni.“
— Sibilla Aleramo, libro Una donna
Una donna
„Sapevo d'aver tentato di morire, sapevo che tutto si cambiava attorno a me, e ch'io avrei dovuto camminare ancora; vedevo ombre e luci alternarsi rapide; ma non provavo né timori, né speranze, né ripulsioni, né dubbi: al più una vaga fiducia, come un abbandono timido, quasi inconscio. Sulle labbra conservavo il sapore amarognolo del veleno, e la testa era di una debolezza straordinaria; ogni leggero rumore l'intronava, mi toglieva la percezione nitida delle cose.“
— Sibilla Aleramo, libro Una donna
Una donna
„Ubbidisci al comando della tua coscienza, rispetta sopra tutto la tua dignità, madre: sii forte, resisti lontana, nella vita, lavorando, lottando. Consèrvati da lontano a noi; sapremo valutare il tuo strazio d'oggi: risparmiaci lo spettacolo della tua lenta disfatta qui, di questa agonia che senti inevitabile.“
— Sibilla Aleramo, libro Una donna
Una donna
„Povera vita, meschina e buia, alla cui conservazione tutti tenevan tanto! Tutti s'accontentavano: mio marito, il dottore, mio padre, i socialisti come i preti, le vergini come le meretrici: ognuno portava la sua menzogna rassegnatamente. Le rivolte individuali erano sterili o dannose, quelle collettive troppo deboli ancora, ridicole quasi, di fronte alla grandezza del mostro da atterrare.“
— Sibilla Aleramo, libro Una donna
Una donna
„Una cosa noi odiamo, è vero: ma in noi, non negli altri: la pace. C'è in noi un odio istintivo, celato, misterioso, per la nostra pace, pur tanto dolce e benedetta.“
da Andando e stando, a cura di Rita Guerricchio, Feltrinelli, 1997
„Quali prati ci aspettano, verdi folti iridati di genziane, per affondarvi insieme i nostri volti?“
da Amo dunque sono, Feltrinelli