Laura Lapietra

@Lauralapietra, membro dal 01 Febbraio 2019

“Opulenza Evaporata

L' opulenza evapora come nebbia
al primo albeggiare della cognizione,
sotto i suoi occhi smeraldi, assetati.
Un velo enigmatico che si disperde
tra le correnti eterne,
lo rendono schiavo del suo nudo
una volta andato
non è più possibile riacquistarlo.
Perle di fortuna evanescenti
nella brezza imprevedibile
dell'incauto imprudente
cadono dalle scale della perdita,
nell'aria l'ira del leone sconfitto.
Ogni avere, cangiante e caduco, lanciato al suolo risuonando
elogi di autocompiacimento
si manifesta come un sauro
che scivola via in un battito di ciglia, emblema di un ricordo
ormai disperso nell'arroganza.
Un forziere vuoto di sogni brilla
nel suo nulla, in quelle promesse
mai onorate per qualcuno,
ma dissipate con frivolezza!
La speranza si esilia in ogni volto,
volti che un tempo
risplendevano con convinzione.
Ora metamorfosati in ombre,
riccioli di ricordi effimeri,
dove ogni raggio di luce
diventa un'eco di rammarico, lasciando l'abisso vuoto
assorbendo all'anima la pace.
L'angoscia si insidia
tra le pieghe del cuore,
e il dolore si fa compagno veleno muto e incisivo!
Un inchiostro indelebile
su pagine ormai ingiallite
sul quale piangere disperato.
In questo scenario desolante
di perdite e tormento,
il tempo si arresta e osserva
con occhio critico, l'egoismo punito,
mentre le storie
di colori festivi e opulenti
vivi di lussureggiante armonia,
acquistati con fiamma dorata
si estinguono nel baratro.
E i sogni, un tempo vibranti,
ora giacciono come foglie
morte sul terreno sterile.
Così il ricordo di ciò
che era apprezzato
per la sua carnalità,
si trasmuta in un soffio fetido annegato in un oceano di ombre,
di nostalgiche riflessioni
senza zattera salvifica
di salvezza mai coltivata
per eccessiva superbia,
e il fango nel suo latte
è letto perpetuo nel dimenticatoio
del rimorso nel suo ineluttabile
dissidio imperituro.


Laura Lapietra ©”

“Fragile Crepuscolo

Dolce aranciato, 
il crepuscolo timido 
nelle sfumature rosse ovattate, 
una mappa d’amore incomparabile 
in quella ardente fiamma 
che lentamente, 
originandosi nel cielo, svela. 
Sono io, sognatrice naufragante, 
nel profluvio dei miraggi 
che fluiscono nelle emozioni. 
Acque salmastre 
bagnano i miei desideri 
quando poso le mie labbra 
nell’etere riflesso sull’oceano 
mentre provo a baciarti immaginandoti. 
E il mio cuore afflitto 
canta malinconia 
mentre la tua immagine deforme 
ondeggia, svanendo fulminea. 
La tua figura indistinta 
arriva come un baleno 
nella burrascosa calma 
nel baldacchino dei miei sogni, 
come una coltre 
che scalda l'anima. 
Un raggio di sole 
sul candido tappeto di neve 
tra esili bucaneve 
a donare incanto puro ai miei occhi. 
Mi perdo nei meandri 
dei tuoi panegirici, 
pulsanti d'amore quando lo vivi 
sulla falesia del tuo cuore, 
carezze lievi sulla mia pelle. 
Sono io, vento solitario, 
che sospira per poter quietarsi 
nel tempio del tuo plenilunio! 
Effimera sospensione, 
percettiva, resiste all’inevitabile, 
quel respiro che 
non darà vita nei giorni avvenire! 
Le sfumature dell’animo 
danzano come dolci falene, 
come un’aurora boreale 
nel pensarti incessantemente. 
Ed io, chiusa 
in questa sfera di cristallo, 
continuo a vivere questo sentimento 
che, come un bel souvenir, 
tu agiti e ammiri per poi adagiarlo 
nell’angolo dell’indifferenza, 
ignaro del mio amore per te 
che, quasi come una fragilità, 
nascondo ancora con remore 
ogniqualvolta sono con te.

Laura Lapietra ©”