Frasi su cultura
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“[Su Barbara Spinelli] Una delle voci più significative nel panorama del giornalismo italiano ed europeo. Diciamo un punto di eccellenza quale ce ne sono pochi per cultura, professionalità, spirito di indipendenza.”

Eugenio Scalfari (1924) giornalista, scrittore e politico italiano

Origine: Citato in La lite tra Spinelli e Scalfari http://www.ilpost.it/2013/12/16/spinelli-scalfari/, IlPost.it, 16 dicembre 2013.

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“Per la destra è bello, nonostante tutto, essere Italiani, perché è un piccolo privilegio, perché, a Milano come a Palermo, la nostra patria ha un patrimonio paesaggistico e culturale che il mondo ci invidia. Anche per questo, anche nel 2010, essere di destra vuol dire innanzitutto amare l'Italia e avere fiducia negli Italiani, nella loro capacità di sacrificarsi, di lavorare onestamente, di pensare senza egoismi al futuro dei propri figli, di essere solidali e generosi, perché per la destra sono innanzitutto generosi i nostri militari che in Afghanistan ci difendono dal terrorismo, come lo sono le centinaia di migliaia di connazionali, donne e uomini, che ogni giorno e gratis fanno volontariato per aiutare gli anziani, i malati, i più deboli […]. Gli Italiani hanno bisogno di istituzioni politiche autorevoli, rispettate, giuste: per questo destra vuol dire senso dello stato, etica pubblica, cultura dei doveri […]. Da questa vera uguaglianza, l'uguaglianza delle opportunità, la destra vuol costruire una società in cui il merito e le capacità siano i soli criteri per selezionare una classe dirigente: la destra vuole un paese in cui chi lavora di più e meglio viene pagato di più, un paese in cui chi studia va avanti, un paese in cui chi merita riceve i maggiori riconoscimenti.”

Gianfranco Fini (1952) politico italiano

Origine: A Vieni via con me del 15 novembre 2010; visibile su video.repubblica.it http://video.repubblica.it/dossier/crisi-maggioranza/fini-immigrati-onesti-saranno-italiani/56629/55683.

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“La democrazia vive se c'è un buon livello di cultura diffusa. […] se questo non c'è, le istituzioni democratiche – pur sempre migliori dei totalitarismi e dei fascismi – sono forme vuote.”

Tullio De Mauro (1932–2017) linguista italiano

Origine: Da L’ignoranza degli italiani http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/09/29/lignoranza-degli-italiani/65755/, Il Fatto Quotidiano.it, 29 settembre 2010.

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“I muri durano e si trasmettono di generazione in generazione. Io credo che il discorso di Francesco sulla cultura dell'incontro sia aprire delle falle in questi muri o evitare che crescano.”

Andrea Riccardi (1950) storico, accademico e pacifista italiano

Con data
Origine: Da un'intervista per Radio Vaticana; citato in Andrea Riccardi: attenti che risorgono muri da guerra fredda http://www.contattonews.it/2014/11/07/1727-andrea-riccardi-attenti-che-risorgono-muri-da-guerra-fredda/291042/, ContattoNews.it 16 novembre 2014.

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“Quando il popolo accoglie, mantiene e si fa sue certe storie, è errato respingerle, perché rispondono a un gusto e a una forma di cultura.”

Pietro Pensa (1906–1996) ingegnere e dirigente d'azienda italiano

Origine: Noi gente del Lario, p. 499

“I grandi classici, sono sempre degli scrittori "radicali", nel senso più proprio del termine, in quanto, appunto, "vanno alla radice delle cose", esplorano, sommuovono le profondità dell'essere, come un aratro che rovescia le zolle e ne mostra il lato a lungo nascosto. Rappresentare l'essere significa necessariamente tornare verso le origini, rimontare all'indietro o scendere in profondità al di là della civilizzazione. In ogni grande classico l'elemento barbarico, primitivo, è almeno altrettanto forte di quello che esprime la civiltà e la cultura. Dioniso sta dietro ad Apollo, ed è da lui che viene la forza primigenia del grande autore: prima di prender forma, prima di assumere l'involucro armonico che più facilmente scorgiamo, c'è uno sconvolgimento tellurico che cambia la forma del territorio e inonda di lava gli ordinati assetti dei letterati comuni, dei prosecutori, dei continuatori e degli esegeti. Chi vede solo Apollo, vede solo una metà del classico, e non sempre quella più significativa. In conclusione, niente è meno imitabile del processo attraverso il quale il grande classico arriva a costruire la sua opera. Secondo la nostra ottica, infatti, grande classico è l'artista che, per costruire un ordine, deve necessariamente spazzarne via molti altri. Di conseguenza, ciò che lui fa è talmente specifico e peculiare da non poter essere mai veramente ripetuto.”

Alberto Asor Rosa (1933) critico letterario italiano

Origine: Dal saggio introduttivo presente in Letteratura italiana. [Le opere], a cura di Alberto Asor Rosa, Einaudi, Torino, 1992, vol. I (Dalle origini al Cinquecento); citato in Alberto Asor Rosa, È un "classico", come mi inquieta http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1992/11/20/un-classico-come-mi.html, la Repubblica, 20 novembre 1992.

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“La televisione è un passatempo familiare. Qualcosa come i concerti della Scuola Domenicale, con regolari iniezioni di cultura.”

Allan Prior (1922–2006) scrittore, sceneggiatore

Origine: Breve gloria di Mister Miffin, p. 20

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“Il Kenya è stato benedetto non soltanto con una immensa bellezza, nelle sue montagne, nei suoi fiumi e laghi, nelle sue foreste, nelle savane e nei luoghi semi-deserti, ma anche con un'abbondanza di risorse naturali. La gente del Kenya apprezza grandemente questi tesori donati da Dio ed è conosciuta per la propria cultura della conservazione, che le rende onore.”

Papa Francesco (1936) 266° vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica

Origine: Durante il discorso tenutosi in Kenya in occasione del suo viaggio in Africa nel novembre 2015; citato in Il Papa atterra a Nairobi, al via la visita in Africa http://www.iltempo.it/esteri/2015/11/25/papa-francesco-atterra-in-kenya-allarme-sicurezza-degli-007-1.1483017, IlTempo.it, 25 novembre 2015.

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“Bagheria è sempre stata fucina di intellettuali di grande cultura e impegno civico, da Renato Guttuso a Giuseppe Tornatore.”

Dacia Maraini (1936) scrittrice italiana

Origine: Citato in Le denunce contro il racket, Renzi: "Bagheria non è cosa loro" http://palermo.repubblica.it/cronaca/2015/11/02/news/le_denunce_contro_il_racket_renzi_bagheria_non_e_cosa_loro_-126467412/, Repubblica.it, 2 novembre 2015.

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“[Su Antonio Conte] […] mi piaceva già da giocatore, tanto che lo volevo comprare ai tempi del Foggia, e mi piace adesso da allenatore, perché dove è andato è sempre riuscito a trasmettere una forte mentalità abbinata a una precisa cultura del gioco.”

Zdeněk Zeman (1947) allenatore di calcio ceco

Origine: Citato in [//www.lastampa.it/2012/09/29/sport/zdenek-un-assist-a-conte-mi-piaceva-gia-da-giocatore-UuRXFSQ5BgzYQjpsS6icGI/index.html Zeman, un assist a Conte "Mi piaceva già da giocatore"], La Stampa, 29 settembre 2012.

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“L'Italia è, per condizione geografica, storia e cultura, ponte tra Africa ed Europa.”

Sergio Mattarella (1941) 12º Presidente della Repubblica Italiana

2016
Origine: Dall<nowiki>'</nowiki> Intervento del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della sessione d'apertura della I Conferenza ministeriale Italia-Africa http://www.quirinale.it/elementi/Continua.aspx?tipo=Discorso&key=335, Quirinale.it, Roma, 18 maggio 2016.

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“Il magistrato vive nella società, è un uomo che, come tutti, fa le sue scelte e ha le sue opinioni e le sue relazioni: l'importante è che eserciti e dimostri di esercitare imparzialmente la sua funzione e non si aspetti meriti (e non sia posto in condizione di temere demeriti) per le scelte giudiziarie adottate e che non presenti le stesse come frutto di un impegno politico o di una strategia in qualche modo a carattere politico (e cioè rivolta a incidere su determinati fenomeni aventi rilevanza politica con i mezzi offerti dal processo.. non produce nulla e non conduce a nulla la denigrazione pura e semplice delle scelte giudiziarie, se non delle persone dei magistrati, che ormai tende sempre più spesso a sostituirsi alla critica motivata. Si tende a disperdere una comune cultura del diritto e della giurisdizione: l'accertamento giudiziario viene inteso e presentato come una "sfida" o un "duello" davanti ai mezzi di comunicazione di massa anzichè come contrapposizione di tesi aventi pari dignità, ma anche diversa funzione e che si richiamano a differenti interpretazioni dei riscontri di fatto o delle norme giuridiche da applicare al caso concreto. Del processo contano, come in un film o in uno spettacolo, più i personaggi e gli interpreti e i caratteristi vari che la solidità delle argomentazioni, la coerenza delle affermazioni di principio, la linearità degli elementi probatori presentati e rappresentati. Avvocati contro magistrati, essi appaiono schierati in formazione come al mundial di calcio, come in una partita nella quale tra l'altro la cronaca giudiziaria annota i tiri in porta, i goals e i falli fischiati e il pubblico si schiera, agita le sue bandiere, non comprende ma fa il tifo per chi gli pare più simpatico o più bravo.”

Giuseppe Corasaniti (1957) magistrato italiano

da Tra potere e servizio, informazione e giustizia in Italia, Liguori, Napoli 1997, pp. 17-18

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“Sono italo-congolese, appartengo a due culture e due paesi che sono dentro di me e non potrei essere interamente italiana o interamente congolese.”

Cécile Kyenge (1964) politica ed ex-ministro Italiano

Origine: Citato in Kyenge: "Io di colore? No, nera e fiera. Troppi 18 mesi nei Cie per immigrati" http://www.repubblica.it/politica/2013/05/03/news/kyenge_nera_non_di_colore_e_fiera_di_esserlo-57967701/, la Repubblica, 3 maggio 2013.

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“Grisi era scrittore di vaglia e generoso organizzatore di cultura. Ai giovani giornalisti del Secolo, autori di libri, capitava di vincere premi letterari esclusivamente grazie al suo intervento.”

Mauro Mazza (1955) giornalista italiano

da I ragazzi di via Milano: cronache e ricordi di un Secolo d'Italia fa, Fergen, Roma, 2006, p. 56

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“L'Italia non ha avuto una grande Destra perché non ha avuto una cultura capace di esprimerla.”

da Studio sulla rivoluzione antropologica in Italia, 10 giugno 1974; p. 52
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“La diffusione dell'italiano è un pezzo della politica estera del nostro Paese. Perché la lingua è il veicolo attraverso cui passano la nostra cultura, i nostri valori, la nostra visione del mondo.”

Paolo Gentiloni (1954) politico italiano

Origine: Gentiloni: "L'italiano, patrimonio da tutelare http://www.esteri.it/mae/it/sala_stampa/archivionotizie/interviste/2016/10/gentiloni-l-italiano-patrimonio.html", Il Messaggero, 16 ottobre 2016.

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“[…] in tutta Europa, anche a Parigi e Berlino, stanno tagliando i fondi alla cultura. È molto triste, una cosa terribile, lo capisco. Ma vorrei informare Bondi che c'è la crisi, non so se gliel'hanno detto: non è che la gente la cultura se la mangia.”

Giulio Tremonti (1947) politico e avvocato italiano

Origine: Citato in Bondi minaccia le dimissioni: "Tremonti vuole chiudere il ministero" http://www.giornalettismo.com/archives/86835/bondi-minaccia-dimissioni-tremonti/, Giornalettismo.com, 8 ottobre 2010.
Origine: Questa dichiarazione si è poi propagata nei media e nel dibattito politico in modo differente: "con la cultura non si mangia"
Origine: http://www.famigliacristiana.it/articolo/mangiare-cultura-si-puo.aspx
Origine: https://puntoponte.wordpress.com/2014/09/05/con-la-cultura-non-si-mangia-dieci-luoghi-comuni-da-cancellare/
Origine: http://www.lindro.it/il-pdl-conferma-con-la-cultura-non-si-mangia/?pdf=70645

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“Cultura per le masse? Una contradictio in adjectis.”

Ferruccio Masini (1928–1988) germanista, critico letterario e traduttore italiano

Origine: Aforismi di Marburgo, p. 60

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“Vivere insieme tra diversi è una delle grandi sfide che l'Italia, l'Europa, il mondo, sono chiamati ad affrontare. Ma è possibile vivere insieme quando si è diversi, per provenienza, cultura, religione? La condivisione degli stessi luoghi con l'"altro" suscita problemi, pone domande. Eppure la realtà è che, al di là delle difficoltà, già viviamo insieme. E con grandi vantaggi reciproci. I lavoratori immigrati costituiscono quasi un decimo della forza lavoro, generano più del 10% del Pil, innalzano i tassi di natalità, sostengono il sistema pensionistico. La presenza di tanti stranieri che arricchiscono con il loro lavoro, e il loro contributo umano e civile, la vita del nostro Paese ci offre già l'immagine di un possibile e proficuo convivere fra diversi, ma uguali. E mi sembra che negli ultimi tempi, si stia riuscendo ad andare oltre le generalizzazioni, i luoghi comuni. Certo, l'integrazione è un processo non breve, non facile, perché significa muovere verso l'"altro". L'immigrato incontro a noi. Ma anche noi incontro allo straniero. L'integrazione non riguarda solo i non italiani, bensì pure gli italiani. Qui c'è una grande sfida culturale ed educativa, ma anche una necessità di empatia, di una simpatia che faccia cadere i muri, che aiuti ad accettare il fatto che le identità si ereditano, ma si costruiscono anche.”

Andrea Riccardi (1950) storico, accademico e pacifista italiano

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“Nella sua torre tutta d'avorio | il genio studia le sue carte | concentrazione, ispirazione | la sua cultura, la sua arte.”

Giorgio Gaber (1939–2003) cantautore, commediografo e regista teatrale italiano

da Il dente della conoscenza, CD 1, n. 10
Far finta di essere sani

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“La violenza fondamentale dei musulmani nei confronti delle donne sta nel negare loro la libertà del proprio corpo […]. A Colonia non è avvenuto qualcosa di strano ma qualcosa che appartiene a una cultura che non è riconducibile alla nostra.”

Vittorio Sgarbi (1952) critico d'arte, politico e opinionista italiano

da Virus, Rai 2
Da programmi televisivi
Origine: Citato in Sergio Rame, Colonia, la lezione di Sgarbi: "Perché l'islam stupra le donne" http://www.ilgiornale.it/news/cultura/colonia-lezione-sgarbi-perch-lislam-stupra-donne-1213690.html, il Giornale.it, 15 gennaio 2016.

“L'origine della cultura è il poter raccontare ciò che si è vissuto e ciò che si conosce: è comunicazione.”

Alberto Salza scrittore, antropologo ricercatore e studioso italiano

Origine: L'anello mancato, p. 8

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“[Nel 2004] Siena ha vinto perché è una città che ha una grande cultura sportiva. E la storia, come quella fatta dalla Mens Sana, lascia una traccia profonda, crea terreno fertile per gli imprenditori dello sport. La grande spinta è arrivata dal Monte dei Paschi.”

Carlo Recalcati (1945) cestista e allenatore di pallacanestro italiano

Origine: Citato in Pino Di Blasio, Siena affronta il Palio del basket «Possiamo entrare nella storia» https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2004/giugno/05/Siena_affronta_Palio_del_basket_co_9_040605248.shtml, Corriere della Sera, 5 giugno 2004, p. 46.

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“[Maometto] era poligamo, aveva nove mogli, […] l'ultima di nove anni. Era pedofilo. […] Per la nostra cultura era pedofilo.”

Daniela Santanchè (1961) politica e imprenditrice italiana

da Domenica Cinque, Canale 5, 8 novembre 2009
Origine: Visibile in La Santanchè attacca l'Islam http://web.archive.org/web/20121020155438/http://video.repubblica.it/cronaca/la-santanche-attacca-l-islam/38805/38936, Repubblica.it, 8 novembre 2009; Citato in Santanchè: «Maometto era poligamo e pedofilo. Una moglie aveva 9 anni» http://www.corriere.it/cronache/09_novembre_08/santanche-maometto-pedofilo_5d43cddc-cc94-11de-b450-00144f02aabc.shtml, Corriere della Sera (Roma), 8-10 novembre 2009.

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“[…] a giudicare dalle osservazioni sugli animali nel corso della storia, sembrerebbe che la nostra sia la prima cultura che studi effettivamente gli animali nella loro condizione naturale e forse la prima che si preoccupa se quanto viene detto di loro corrisponda o meno a verità.”

Kenneth Dover (1920–2010) filologo classico britannico

Origine: Da Greek Popular Morality in the Time of Plato and Aristotle; citato in Stephen R. L. Clark, Umani, animali e "comportamento animale", in Aa. Vv., Etica e animali, traduzione di Brunella Casalini, Liguori Editore, Napoli, 1998, p. 196. ISBN 88-207-2686-6

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“A Ulisse, personaggio pagano interpretato dal cristiano Dante, nel suo libero e coraggioso vagare su una superficie orizzontale, manca la spinta ideale verso l'alto. Quando l'asse verticale e le sue coordinate spaziali gli si presentano alla fine della vita (il «turbo», «la montagna bruna e alta quanto veduta non avea alcuna»), il loro significato resta per lui incomprensibile e il movimento della nave dall'alto verso il basso, causa della sua morte gli viene imposto da una forza che egli non è in grado di riconoscere. Al contrario per Dante personaggio ad essere imposto da una realtà terrena che gli appare caotica e catastrofica e della quale gli sfugge il significato non negativo di profonda trasformazione di un'epoca di trapasso, è il movimento secondo l'asse orizzontale: la partenza da Firenze, il vagare di corte in corte, la proibizione di fare ritorno. Lo slancio verso l'alto, il suo movimento lungo l'asse verticale, è strettamente legato all'esperienza tutta terrena del movimento orizzontale imposto dall'esilio che a Dante personaggio minacciosamente si prepara – come parte della sua missione e del suo grande destino – e che Dante autore vive durante la stesura della Commedia: immane sforzo per ristabilire, in un tentativo «a cui  pongono mano cielo e terra», quell'equilibrio che rendeva l'uomo parte integrante di un'armonica costruzione cosmica e insieme mezzo per sollevarsi al di sopra del caos di un mondo fortemente squilibrato e diviso nella divina perfezione dell'Empireo.”

Jurij Michajlovič Lotman (1922–1993) linguista e semiologo russo

da Testo e contesto: semiotica dell'arte e della cultura, a cura di Simonetta Salvestroni, Laterza, Roma-Bari, 1980.
Origine: Citato in A. Tocco, G. Domestico, A. Maiorano e A. Palmieri, Parole nel tempo, [Testi, contesti, generi e percorsi attraverso la letteratura italiana, 1A, Dalle origini al Trecento], Loffredo Editore, Napoli, p. 345. ISBN 978887564209-9

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“La croce non è un simbolo solo per i credenti è il simbolo del sacrificio per la promozione umana che viene riconosciuto anche per i non credenti. La parete bianca significa cercare di azzerare la nostra identità e le nostre radici. E l'identità è ancor più importante nel momento in cui giustamente ci apriamo ogni giorno di più al confronto e al dialogo con culture diverse.”

Maurizio Sacconi (1950) politico italiano

citato in La Corte europea dei diritti dell'uomo: «No al crocefisso nelle aule scolastiche» http://corrieredelveneto.corriere.it/veneto/notizie/cronaca/2009/3-novembre-2009/corte-europea-diritti-uomo-no-crocefisso-aule-scolastiche--1601949633889.shtml, Corriere della sera, 3 novembre 2009

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