Giuseppe Tobia

“Tutto ciò che ci attende avrà sempre il sapore dolce-amaro della vita.”

“Ogni giorno, la Fortuna e la Sfortuna si giocano a dadi le nostre vite.”

“Il libertino fa del piacere la sua religione.”

“Tutto ciò che è dentro e fuori di noi è stato programmato dalla Natura e attivato dalla vita.”

“Ogni gatto ha nel suo sguardo la saggezza di mille uomini.”

“Passeranno le stagioni, le mode e persino gli amori, ma resterà sempre con noi un amico fedele.”

“La noia è uno dei mali meno gravi che abbiamo da sopportare.”

“Tutte le religioni coi loro dèi, i loro semidei e i loro profeti, i loro messia e i loro santi, furono create dalla fantasia credula degli uomini non ancora giunti al pieno sviluppo ed al pieno possesso delle loro facoltà intellettuali.”

“I pescatori sanno che il mare è pericoloso e la tempesta terribile, ma non hanno mai trovato questi pericoli, una ragione sufficiente per restare a riva.”

“Lunga ed impervia è la strada che dall'inferno si snoda verso la luce.”

“Rispettare se stesso è potersi guardare allo specchio senza farlo incrinare.”

“La musica è l'esperanto in note che unisce tutti i popoli della Terra.”

“La Natura non chiede favori nè ne fa, lei dà solo ordini.”

“I libri, loro non ti abbandonano mai. Tu sicuramente li abbandoni di tanto in tanto, i libri, magari li tradisci anche, loro invece non ti voltano mai le spalle: nel più completo silenzio e con immensa umiltà, loro ti aspettano sullo scaffale.”

“Se fosse possibile, molti sceglierebbero di non nascere, se li si mettesse a conoscenza, prima di nascere, di tutto quello che potrebbe capitare loro, nascendo.”

“Tutti i tuoi mattini saranno uguali se non ti risveglierai con la voglia di vivere.”

“Strada facendo, gli errori si trasformano in esperienza.”

“I vecchi dovrebbero contare i giorni all'indietro per poter progettare l'avanti.”

“Il latino è una lingua precisa, essenziale. Verrà abbandonata non perché inadeguata alle nuove esigenze del progresso, ma perché gli uomini nuovi non saranno più adeguati ad essa. Quando inizierà l’era dei demagoghi, dei ciarlatani, una lingua come quella latina non potrà più servire e qualsiasi cafone potrà impunemente tenere un discorso pubblico e parlare in modo tale da non essere cacciato a calci giù dalla tribuna. E il segreto consisterà nel fatto che egli, sfruttando un frasario approssimativo, elusivo e di gradevole effetto “sonoro” potrà parlare per un’ora senza dire niente. Cosa impossibile col latino.”