“La vita non ama i timidi. Quindi, i tuoi rossori lasciali ai tramonti del sole e alza la cresta come fa il gallo che, all'alba, fiero, si appresta a combattere il nuovo giorno.” Giuseppe Tobia
“Dovremmo avere tutti una Sherazade nella nostra mente per rivivere nei sogni i suoi straordinari racconti e dimenticare così la vita di ogni giorno che sa solo mostrarci lo sbiadito e monotono cammino della realtà.” Giuseppe Tobia
“Le nostre" foglie morte "sono i nostri giorni che vanno passando e che quel malevolo netturbino del tempo va raccogliendo pazientemente, aspettando che cada l 'ultima per buttarle tutte nel suo grande e tarlato sacco.” Giuseppe Tobia
“Un tempo, in Sicilia, quando qualcuno moriva si faceva il cosiddetto "consolo". Erano grandi abbuffate in cui ci si "consolava" e si "consolava", per alcuni giorni, la famiglia del defunto e che finivano sempre con un brindisi alla salute eterna del morto.” Giuseppe Tobia
“Il tempo che passa c'intristisce, ma ci rallegra il fatto che ogni giorno abbiamo la speranza di rivedere l'indomani il sole e ….. pazienza se non sarà così!” Giuseppe Tobia
“In Sicilia, il giorno dei morti, per noi vecchi, non è solo il giorno del ricordo dei nostri cari defunti, della visita ai cimiteri e dei fiori, tanti fiori, ma è principalmente il ricordo della nostra infanzia. Quando, svegliati all'alba, cercavamo con tremore il trenino che il nonno morto aveva nascosto sotto il letto o il soldatino di piombo che la cara nonna, che ormai non c'era più, aveva messo dietro la tenda e poi la frutta di Martorana, tanta frutta messa in cestini lavorati e nascosta qui e là per tutta la casa. In Sicilia, il due novembre, per noi vecchi, è il giorno delle nostalgie.” Giuseppe Tobia
“Sorgono dalla ragnatela del tempo volti antichi, effimere presenze, sbiaditi paesaggi, spettrali fantasmi senza un aldilà. Piccole madeleines dal sapore dolce -amaro ci accompagnano, intermittenti, nei giorni della nostra vita. Salgono e scendono nel nostro Io e non ci lasciano mai i nostri ricordi.” Giuseppe Tobia
“Ogni giorno sulla Terra si compone di variabili prevedibili e imprevedibili, previste e impreviste, che culminano e sfociano, come gli affluenti per i fiumi, nel momento che si attua e che si vive che è, a sua volta, il punto di partenza per altre variabili di uguale natura.” Giuseppe Tobia
“La piccola fiammiferaia è ancora lì, in mezzo alla neve, ad accendere i suoi fiammiferi e non smetterà e salirà in cielo fino a quando sulla Terra ci sarà qualcuno che morirà di freddo e di fame.” Giuseppe Tobia
“Il pianto di un bambino che muore di fame nelle aride terre d'Africa è una pugnalata al cuore dell'umanità.” Giuseppe Tobia
“L' aquila vola, in alto, nel cielo, ma scende in picchiata sulla Terra, se non vuole morire di fame.” Giuseppe Tobia
“Si parla poco dei cimiteri durante la vita. Eppure, vi abiteremo molto di più dei nostri confortevoli appartamenti. E si apprezzano poco i loro silenzi, la loro pace, il loro verde. Forse perchè, intelligentemente o stupidamente, si amano di più gli effimeri piaceri, le turbolenze e le angosce dell'esistenza.” Giuseppe Tobia
“Se la vita è come un campo minato, il nostro"metal detector "sarà il buon senso e l'intelligenza.” Giuseppe Tobia
“La filosofia cerca di dare un senso alla vita, la letteratura un'anima e l'arte una forma.” Giuseppe Tobia
“Seduti nell'anfiteatro, silenziosi e assorti, gli antichi Greci guardavano gli attori, nascosti dalle loro maschere, recitare Eschilo, Sofocle ed Euripide. I miti degli eroi e le loro tragiche vicende, espresse con frasi lapidarie e immortali, s'imprimevano nella mente degli spettatori e in loro avveniva la catarsi, la purificazione. Amore, odio, vendetta, adulterio, senso di colpa e tanti altri turbamenti dell'anima, rivivevano virtualmente nello spettatore, causando in lui pietà, compassione e paura, dissuadendoli dal percorrere la stessa strada dei personaggi delle tragedie. Era un transfert che non prevedeva costose sedute dallo psicanalista e, nello stesso tempo, rasserenava e arricchiva. I Greci, senza saperlo, avevano inventato la psicanalisi prima di Freud!” Giuseppe Tobia
“La grandezza di un uomo non si misura con il suo sussiego, la sua tracotanza e il suo senso di superiorità, ma con la sua modestia, la sua consapevolezza di essere fragilmente mortale e il suo voler mettere il proprio genio e la propria arte al servizio degli altri per restare per sempre nei loro cuori e nella loro storia.” Giuseppe Tobia Omaggio a Ennio Morricone
“La mancanza di senso dell'esistenza non ci deve spaventare. Perché l'esistenza dovrebbe avere un senso? Dove é scritto, chi l'ha detto? L' esistenza di formiche in cerca di cibo, che " s'intrecciano a sommo di minuscole biche" ,ha forse meno valore della nostra,? Forse solo perché noi sappiamo costruire razzi che vanno sulla luna o perché ci siamo attribuiti valenze esistenziali arbitrarie o sappiamo inventare miti e storie? Non si tratta di essere nichilisti, ma solo realisti. La tecnologia, l'arte, la religione, la scienza,l'evoluzione non ci danno il diritto di considerarci superiori a tutti gli altri esseri viventi, ma soltanto più abili e tutti i marchingegni inventati dall 'uomo sono solo millanterie per affermare la propria pretesa superiorità. La Natura non ha figli privilegiati,ma solo figli.” Giuseppe Tobia