“Per conoscere bene le api, bisognerebbe stare in mezzo a loro, quando, sotto il sole accecante, volano, danzano e muoiono, come se fossero un corpo solo, senza curarsi della loro vita, sotto gli ordini della Natura, fiera del dolce"oro" che producono con i suoi fiori.” Giuseppe Tobia
“Le regole della vita non sono dettate dall'uomo, ma dalla Natura. L'uomo non fa altro che modificarle a suo uso e consumo.” Giuseppe Tobia
“Guardandosi intorno, leggendo i libri di storia, assistendo ai cataclismi della natura, ripercorrendo la propria vita, se ne potrebbe dedurre che la Divinità sia indifferente alle vicissitudini umane o che abbia le mani legate per averci voluto regalare il libero arbitrio. Altrimenti……..” Giuseppe Tobia
“Vivi la tua vita senza rimpianti, senza nostalgie, come se ogni giorno dovessi nascere di nuovo.” Giuseppe Tobia
“L'amore è come l'ape che si posa su un fiore e dopo vola via su un altro e poi su un altro ancora, non fermandosi mai.” Giuseppe Tobia
“I delfini che saltano gioiosi sulle onde del mare sono l'espressione più magica dello sposalizio della Vita con la Natura,.” Giuseppe Tobia
“Una notte insonne, passeggiare in riva al mare, a piedi nudi, e, guardare le stelle, basse all'orizzonte, e la sagoma dei monti, in lontananza, e, a un tratto, percepire l'inganno perverso della Natura che, senza pietà, un giorno o l'altro, farà sparire con me tutto questo, come in un sogno che non potrò sognare mai più” Giuseppe Tobia
“Quando il sole tramonta in mezzo al mare, l'orizzonte lo taglia a metà, come se fosse un' arancia rossa.” Giuseppe Tobia
“Il tempo interiore è il mare dove la nave del nostro Io naviga avanti e indietro, senza bussola nè Stella Polare, nè passato nè presente, facendo scalo in luoghi arcani e reconditi, dove spesso ritorna scoprendo significati prima sconosciuti e non compresi.” Giuseppe Tobia
“Vedere passare, nel cielo e sul mare, il volo degli uccelli migratori che, sbattendo le loro grandi ali nere, alla fine dell'estate, ritornano nei paesi caldi da dove sono partiti, ti fa pensare un po' alla fine della vita e al ritorno da dove siamo venuti.” Giuseppe Tobia
“Li avevo raccolti con le mie mani, inerpicandomi sui costoni scoscesi della montagna, ancora umidi di rugiada, verdi e odorosi, così come fecero i Saraceni di Eufemio, quando, arrivati in Sicilia,senza cibo e affamati, li videro per la prima volta e li raccolsero sulle dune delle spiagge di Mazara del Vallo e con le sarde, pescate fresche fresche, e il prezioso zafferano, dall'inconfondibile colore tra l'arancione e il rosso, che avevano portato dall'Oriente, inventarono quell'afrodisiaco piatto che tra poco sarebbe stato sulla mia tavola, dopo avere inondato prima tutta la casa con il suo inebriante profumo. Sto parlando dei finocchietti selvatici e il piatto è, la "Pasta con le sarde,"vanto gastronomico della Sicilia. Piccolo consiglio:non assaggiatelo al ristorante, fatevi amici di Adelina, la governante del commissario Montalbano, e fatevi invitare a casa sua. Non ve ne pentirete e vi leccherete sicuramente i baffi!” Giuseppe Tobia
“Nemmeno l'amore di Giulietta per Romeo può superare per intensità l'amore di una madre per il proprio figlio.” Giuseppe Tobia
“La Natura non può essere nostra madre, perché una madre non uccide i propri figli nemmeno quando è in collera e s'infuria.” Giuseppe Tobia
“Nella famiglia solo l'affetto, il rispetto, la solidarietà e la collaborazione reciproci, possono assicurare una pace duratura. Se anche una sola di queste "carte" vacilla e cade, è tutto il castello che crolla.” Giuseppe Tobia
“Il cavallo di Troia servì ai Greci per invadere e distruggere la città con l'inganno. Ma quanti cavalli di Troia entrano nella nostra vita con l'adulazione, la menzogna e la falsità per scardinare il nostro equilibrio, le nostre sicurezze e la nostra pace?” Giuseppe Tobia