Alda Merini: Frasi popolari (pagina 12)

“L'uomo è sempre più vicino all'amore che alla fortuna.”

“Ahimè che smarrimento | Nicola avanti l'uomo che tu Adamo | felice dentro l'ali del disio | muovevi nel cuor mio | adagio lento di voler sovrano.”

“Perché mi dici cose fuggenti che non sanno di vero, perché inganni te stessa? Il violino armonico che avevi dentro si è rotto per sempre. Inutile sperare. Così spero che qualcuno bussi alla porta, e non solo il vento.”

“Gusto il peccato come fosse il principio del benessere.”

“I sassi abbandonati nelle acque a volte non han fiore di speranza così come non spero nel tuo amore.”

“Solo quando sto morendo sono particolarmente in forma.”

“Le dune del canto si sono chiuse, | o dannata magia dell'universo, | che tutto può sopra una molle sfera.”

“Quando la giovinezza si fa buia | prima che sopravvenga a dominare | la luce dell'ascolto, | ogni parte di me si fa tensione | e le mani scrittura misurata.”

“Sono gioielli, vedi, le mie mani, | sono un linguaggio per l'amore vivo | ma una fosca catena le ha ben chiuse | ben legate ad un ceppo.”

“Padre, se amo e dimentico, perdono, | spiga profonda dell'ardore mio, | padre, non disdegnarmi anche se accendo | alle tue antiche e gelide ginocchia | questo rogo violento che ti atterra.”

“Ho buttato il mio verbo come Iddio | (l'amore fa di questi prepotenti | e nuovissimi doni) ed ho creato | proprio col soffio identico iniziale | con cui Dio ha fatto l'uomo.”

“Che tu sia benedetto per la donna | che ti sei tolta al fianco come diva | uomo di spalle luminose assorte | dentro l'aperta musica del bene.”

“Alata donna, cessa il tuo rancore: | la vita che ti porti del mistero | profuma male sopra il tuo cuscino | e moribonda si appassisce via.”

“Reggimi amore, mutilo cavallo, | sopra la staccionata maledetta | in cui percorsi le mie valli antiche.”

“E, infuriata com'esse grido all'ara | del tuo amore perfetto | tutta la forza del mio sangue oscura.”

“Che tu mi copra di insulti, di pedate, di baci, di abbandoni, che tu mi lasci e poi torni senza un perché senza un variare di senso nel largo delle mie ginocchia a me non importa perché tu mi fai vivere perché mi ripari da quel gorgo di inaudita dolcezza da quel miele tumefatto e impreciso che è la morte di ogni poeta.”

“Ricordami il pensiero della vita | tu che ti sei calato nelle pietre | credendole il mio fango musicale.”

“Fosti l'arcata audace | che mi posò dal ponte alla pianura | e la duna vorace | che spaventò l'invereconda luna.”

“Sono volgare quanto basta.”