Alda Merini: Frasi popolari (pagina 5)

“Vorrei parlarti del freddo del cuore, | del mio cuore di radice ferita.”

“E tu le sbarre | guardi nel sonno come allucinato | e ti canti le nenie del martirio.”

“I poeti lavorano di notte | quando il tempo non urge su di loro, | quando tace il rumore della folla | e termina il linciaggio delle ore.”

“Prendimi nelle rapide stagioni | io mi sento in silenzio con la vita.”

“Il peccato mi fa riposare.”

“Eppure le pupille | mi si dilateranno all'infinito | finché la cecità forte m'incolga | e mi faccia rapire.”

“Dopo tutto Cristo fu anche casto.”

“Ci sono notti che non accadono mai.”

“Inebriami di baci, come statua | che abbia compiuto musiche maggiori.”

“Ogni male ha il suo colpo di ritorno.”

“I colori maturano la notte.”

“Anche se addormentata, il mio costante | volgermi è ricco di rivelazioni, | il mio largo stupore è maturante | un attacco improvviso di perfetti | ignorati strumenti, la mia voce | prepara i toni della profezia, | il mio corpo ogni grado di scintilla | vitale, le mie labbra | la parola finale cui converge | il brivido del sangue.”

“Vorrei essere te, così violenta | così aspra d'amore, | così accesa di vene di bellezza | e così castigata.”

“La persona che ho sempre adorato sono io.”

“Ringrazio sempre chi mi dà ragione.”

“Così io, ombra delicata e fiori | di velo ricoperti | tra marmi antichi e divorate chiome | svolgo il mio passo acceso alle veggenti | distese d'erba e anche al tuo passato.”

“Io amo ciò che non si dice.”

“È un porto la mente dove il coraggio s'affloscia | di fronte al sogghigno.”

“Al principio di un'arida festa | compare il giglio della tua preghiera | è un abbandono lucido di pianto.”