Alda Merini: Frasi popolari (pagina 6)

“Certi figli che scorrono nel nostro sangue non avranno mai un parto.”

“Le tue carezze dividono il mio viso | in due pareti piene di armonia: | lo spaccano in due mondi universali.”

“Intanto l'ombra è il quieto passaggio | di una vita molesta che discende | fino al ginocchio del conquistatore.”

“Per cadenzare armonico il mio passo | sopra la sabbia, vale ch'io risorga.”

“È una vita che cerco riparo dalla santità.”

“In amore sono una donna ustionata.”

“Sono una piccola ape furibonda.”

“La verità è sempre quella, la cattiveria degli uomini che ti abbassa e ti costruisce un santuario di odio dietro la porta socchiusa. Ma l'amore della povera gente brilla più di una qualsiasi filosofia. Un povero ti dà tutto e non ti rinfaccia mai la tua vigliaccheria.”

“I molluschi sono più cerebrali dell'uomo.”

“Ogni alba ha i suoi dubbi.”

“O larghe nubi come fonderei | volentieri il mio passo | dentro quel cielo che racchiude tutta | tutta l'avversità del mio destino.”

“Nessuno rinuncia al proprio destino anche se è fatto di sole pietre.”

“La cosa più superba è la notte | quando cadono gli ultimi spaventi | e l'anima si getta l'avventura.”

“Può venir palpitante una fanciulla | ed un brivido assurdo: sei l'umano | incarnato nell'era degli dei.”

“La triste toeletta del mattino, | corpi delusi, carni deludenti, | attorno al lavabo | il nero puzzo delle cose infami.”

“La menopausa è il periodo dorato dell'amore.”

“Madre diffusa come l'ape e il miele | madre sostanza, tienimi nascosta | dentro il tuo manto sì che io non veda | sotterfugi ed inganni, in te io pura | ridivento, siccome una bambina.”

“Manicomio è parola assai più grande | delle oscure voragini del sogno.”

“Dimmi, tu, cieco ragazzo | dell'antico complesso, che successe | quando noi ci scindemmo in due riviere. | Ora alla foce ci troviamo invano; | ch'io non ricordo, mio divino Orfeo, | come raggiunsi l'unità infinita.”