Khalil Gibran: Frasi popolari (pagina 6)

“Non si progredisce cercando di migliorare ciò che è già stato fatto, bensì cercando di realizzare ciò che ancora non esiste.”

“Non c'è desiderio ardente che rimanga inappagato.”

“Ciò che è più amaro, nel dolore di oggi, è il ricordo della gioia di ieri.”

“Dissi una volta a uno spaventapasseri: «Devi essere stanco di stare in questo campo solitario».
E lui disse: «La gioia di spaventare è profonda e durevole, e non me ne stanco mai».”

“L'arte è un passo che dalla natura va verso l'Infinito.”

“La vostra gioia è il vostro dolore senza maschera, e il pozzo da cui scaturisce il vostro riso è stato sovente colmo di lacrime.”

“Quando avete bene afferrato un problema, affrontatelo con risolutezza, giacché è questa la via dei cuori forti.”

“Nessuno crede a chi è sincero, tranne l'onesto.”

“Perfino le mani che intrecciano corone di spine sono migliori delle mani che restano inattive.”

“E che cos'è la verità pronunciata se non l'ombra della verità che è inespressa?”

“Chi ti dà una serpe quando chiedi un pesce, può darsi abbia solo serpi da dare. La sua, dunque, è generosità.”

“Chi sa ascoltare la verità non è da meno di colui che la sa esprimere.”

“Il grand'uomo ha due cuori: l'uno sanguina, l'altro sopporta.”

“Il meglio di voi sia per il vostro amico. Se egli deve conoscere il riflusso della vostra marea, fate in modo che ne conosca anche il flusso.”

“Dio mi liberi dalla saggezza che non piange, dalla filosofia che non ride, dall'orgoglio che non s'inchina davanti a un bambino.”

“La povertà è un'indisposizione momentanea, ma la ricchezza è una malattia cronica.”

“Amico, tu e io rimarremo stranieri alla vita, e l'uno all'altro, e ciascuno a se stesso, fino al giorno in cui tu parlerai e io ascolterò credendo di ascoltare la mia voce; e fino a quando non starò dinnanzi a te pensando di essere davanti a uno specchio.”

“L'entusiasmo è un vulcano sul cui cratere non cresce mai l'erba della esitazione.”

“Le parole sono eterne. Pronunciandole, scrivendole, sii consapevole della loro eternità.”