Primo Mazzolari: Frasi popolari (pagina 3)

“Il Signore non ha mai inteso di farci concorrenza e ben volentieri ci lascia i nostri poveri trionfi, che, se accendono i cervelli fatui, non riscaldano alcun cuore.”

“Il rifiuto del cristiano alla guerra, più che una rivolta all'ordine temporale, sarebbe una fedeltà all'ordine eterno.”

“Cristo non si alza come uno che deve fare un discorso. Chi vuol bene veramente e ha cose importanti da dirci, non fa discorsi; parla a tu per tu.”

“Siamo la novità, anche se portiamo sulle spalle duemila anni di storia. Il Vangelo è la novità.”

“Nel Vangelo ci sono più miracoli che discorsi.”

“Noi riconosciamo una gerarchia di valori personali e collettivi, ove il primo sia colui che serva.”

“Prima di provare che il cristianesimo è vero nell'ordine logico, si deve provare che è vivo nell'ordine dei fatti”

“La tutela non è mai amabile e pochi sono disposti a sopportarla. Il nostro mondo sopporta piuttosto la servitù, qualora la giustifichi un sogno di potenza e di grandezza.”

“La redenzione non ha né surrogati né mezze vie.”

“Nessuno è perfettamente tranquillo se sente che Cristo gli è contro.”

“Testimoniare non vuol dire predicare il ritorno sulle strade di una volta.”

“II cristiano che si ferma e si chiude invece di camminare rischia di smarrire la coscienza della cattolicità.”

“Anche oggi la forza rivoluzionaria cristiana è una divina capacità seminale, più che una serie logica e ben costruita di fatti e di conquiste.”

“Non vogliamo una rivoluzione che invidi, ma una rivoluzione che ami.”

“Chi ama Cristo nei poveri non conosce certe difficoltà esegetiche, che sono piuttosto del cuore che del linguaggio.‎”

“L'uomo che manca all'uomo è ingiusto; il cristiano che manca al cristiano è sacrilego.”

“La cattedra ha il suo valore di verità: ma per il solo fatto che la cattedra è verità, non ne consegue che l'uomo che vi siede sopra sia la verità.‎”

“Sotto un cielo senza pietà a chi non viene voglia di anticipare la pace del sepolcro?”

“La contabilità cristiana conosce la sola partita del dare: se vi aggiungiamo l'avere, non ci dobbiamo sorprendere se rivedremo sul tappeto le ragioni del lupo.”