Eraclito: Frammento (pagina 4)

“Chi è ucciso da Ares gli dei l'onorano e gli uomini.”

“Destini di morte maggiori ottengono sorti maggiori.”

“L'uomo nella notte accende a se stesso una luce quando la sua vista è spenta; però da vivo è a contatto con il morto, da sveglio è a contatto con il dormiente.”

“L'uomo che più è in vista infatti conosce e tiene per fermo le apparenze. Dike condannerà gli artefici e i testimoni di menzogne.”

“Quest'ordine del mondo, che è lo stesso per tutti, non lo fece né uno degli dei, né uno degli uomini, ma è sempre stato ed è e sarà fuoco vivo in eterno, che al tempo dovuto si accende e al tempo dovuto si spegne.”

“Mutazioni del fuoco: in primo luogo mare, la metà di esso terra, la metà vento ardente.”

“L'uno, il solo saggio non vuole e vuol essere chiamato col nome di Zeus.”

“La legge è anche ubbidire alla volontà di uno solo.”

“A Priene nacque Biante Teutameno, la cui fama fu maggiore più di quella degli altri.”

“Omero è degno di essere scacciato dagli agoni e di essere frustato, ed egualmente Archiloco.”

“È necessario che il popolo combatta per la legge come per le mura della città.”

“L'opinione [è] morbo sacro.”

“Non giudichiamo senza proposito delle cose più grandi.”

“Noi scendiamo e non scendiamo nello stesso fiume, noi stessi siamo e non siamo.”

“Ascoltando non me, ma il lógos, è saggio convenire che tutto è uno.”

“Non comprendono come, pur discordando in se stesso, è concorde: armonia contrastante, come quella dell'arco e della lira.”

“Armonia contrastante come nell'arco e nella lira.”

“L'eternità è un bambino che gioca con le tessere: di un bambino è il regno.”

“Pólemos è padre di tutte le cose, di tutte re; e gli uni disvela come dèi e gli altri come uomini, gli uni fa schiavi gli altri liberi.”