Francesco De Gregori: Frasi popolari (pagina 2)

“Così Dolly del mare profondo | e il figlio del figlio dei fiori | si danno la mano e ritornano a casa, | tornano a casa dai genitori.”

“Venivano da lontano, avevano occhi e cani, | avevano stellette e guanti | e paura. | Erano tre, erano quattro, | erano più di ventiquattro; erano dieci | o diecimila. | Erano bocca e occhi, scacchi e tarocchi. | Erano occhi e brace, | erano giovani e forti; erano giovani vite | dentro una fornace.”

“Se provi a entrare nella mia testa, Capatàz, | e coi miei occhi guardi fuori, | quante persone e quanti cuori, quanti colori | al posto di quel grigio, quante novità.”

“E non ti convince per niente | il programma che stanno dando | ma che strano | nessuno lo può più cambiare con il telecomando.”

“Preferisco stare con chi ruba nei supermercati piuttosto che con chi ha rubato per costruirli.”

“Se avessi potuto scegliere tra la vita e la morte, | tra la vita e la morte avrei scelto l'America.”

“Ti potresti innamorare di lui, forse sei già innamorata di lui, cosa importa se ha vent'anni e nelle pieghe della mano una linea che gira… e lui risponde serio "è mia": sottindende la vita.”

“Chissà che fine ha fatto Eugenio, | anima da pirata, | che si è lasciato dietro le spalle | una città sbagliata, | e che ha viaggiato con le scarpe | e con le orecchie e con il cuore.”

“Non sarà il canto delle sirene | in una notte senza lume | a riportarci sulle nostre tracce, | dove l'oceano risale il fiume, | dove si calmano le onde, | dove si spegne il rumore.”

“Al di là delle bottiglie che ti portano lontano, | al di là della pazienza che ti fa morire piano, | al di là dei pomeriggi in cui fabbrichi il tuo mondo, | che ti tradirà, | nasceranno bambini vestiti di cielo, | suonatori di flauto.”

“Amore ragazzino, amore volato via, | ho messo il tuo cappello per farmi compagnia, | ho messo il tuo cappello per non sentirmi sola. | Ho avuto un altro uomo, ma però ti aspetto ancora.”

“Il problema è che quando riarrangio le vecchie canzoni mi fucilano. La gente vuole sentirle così come le ha trovate trent'anni fa sul disco. Invece le canzoni appartengono a tutti, anche a chi le ha scritte.”

“Vorrei dirtelo in un orecchio | cosa puoi farci con quel sorriso, | con quel sorriso da passaporto | sempre incollato sul viso. | Credi davvero che ti potrà aiutare | se una volta dovessi scegliere da che parte stare? | se una volta dovessi smettere di bluffare?”

“Mi fa paura il silenzio, | ma non sopporto il rumore.”

“Ho imparato che l'amore insegna, ma non si fa imparare.”

“E non hai capito ancora come mai, gli hai lasciato in un minuto tutto quel che hai.”

“La vita è come un gioco da vivere perdutamente, | a volte vinci il primo premio | e poi ti accorgi che non serve a niente.”

“E non importa niente se la gente del caffè | non capirà la loro anima. | I musicanti non piangono mai.”

“Pioggia e sole abbaiano e mordono, | ma lasciano, | lasciano il tempo che trovano. | E il vero amore può | nascondersi, | confondersi, | ma non può perdersi mai.”