Francesco De Gregori: Frasi popolari (pagina 8)

“Tra bufalo e locomotiva | la differenza salta agli occhi: | la locomotiva ha la strada segnata, | il bufalo può scartare | di lato e cadere.”

“Sono stato berlusconiano solo per trenta secondi in vita mia: quando ho visto i sorrisi di scherno di Merkel e Sarkozy.”

“[…] e allora sognò Atene | sotto una nevicata.”

“Ma prima di aver finito | faremo un buco nell'infinito | e accetteremo l'invito a cena | dell'Uomo Ragno.”

“Non bisogna vergognarsi della propria fragilità.”

“Tu mi guardi negli occhi, | io non so dove guardarti. | Stasera sono un libro aperto, | puoi leggermi fino a a tardi.”

“Una volta [Leonard Cohen] l'ho incontrato proprio a Roma, per caso, mentre camminavo: era insieme a una mia amica che me l'ha presentato, a Santa Maria in Trastevere. Aveva una chitarra in mano e io pure: 'Ah, anche tu suoni?', mi chiede e ci scambiammo un po' di pareri tecnici.”

“Voglia di piangere è poco | davanti a tutta questa libertà.”

“Ti portassero in piazza | con chiodi e catene | se davvero non sei sincera.”

“Se provi a aprire la finestra, Capatàz, | e coi tuoi occhi guardi fuori, | quante persone che non contano e invece contano | e si stanno contando già.”

“Non scrivo mai in maniera rigida, a tavolino. A volte basta un flashback e in un pezzo può entrarci di tutto.”

“Mentre al Lido, davanti al cinema, | pastori ed operai | fanno a gara su quelle gondole | che non avevano preso mai, | e navigano fino all'Africa senza motore, | tanto poi finisce il cinema | e ricomincia il rumore.”

“Ma il bambino nel cortile si è fermato: | si è stancato di seguire aquiloni. | Si è seduto tra i ricordi vicini e i rumori lontani, | guarda il muro e si guarda le mani.”

“Un disco dal vivo in fondo è quanto di meno definito e definitivo possa pubblicare un autore di canzoni. O un cantante. Non un'antologia, non un riepilogo; né tanto meno, un autoritratto; solo il maldestro tentativo di fermare qualcosa che col passare del tempo (nei mesi e negli anni, ma anche sera dopo sera) si modifica continuamente, sfugge, si disperde, ritorna. Le canzoni cambiano nella testa di chi le ha scritte molto di più e molto più velocemente di quanto non accada nella memoria di chi le ascolta.”

“E quando fra i buoni poeti ne trovi uno vero, | è come partire lontano, come viaggiare davvero.”

“Un uomo che mangia il fuoco | e per scaldarti si fa bruciare, | diventa cenere a poco a poco, | ma non la smette di amare.”

“E il Papa la mattina da San Pietro | uscì tutto da solo fra la gente | e in mezzo a San Lorenzo spalancò le ali: | sembrava proprio un angelo con gli occhiali.”

“Vallo a spiegare… L'amore | non si spiega, | muove le mani in fretta, | rovescia il sale e non fa una piega.”

“E avevo nella testa una fontana, | una pioggia sottile di pensieri cattivi, | mentre la gente seduta al tavolino | contava il tempo con gli aperitivi.”