Francesco Guccini: Frasi popolari (pagina 7)

“Non ho rapporti coi proletari, soltanto a tarda notte lungo i viali.”

“Sono elegante ed è inutile dire | che le mie vesti son sempre curate, perché è senz'altro importante il vestire | perché è la tonaca che fa il frate.”

“In fondo sol due cose hanno importanza, e sono il conto in banca e l'eleganza.”

“E così, assieme, vivremo in eterno qua sulla terra, l'albero e io sempre svettanti, in estate e in inverno contro quel cielo che dicon di Dio.”

“Non cercare in un viso la ragione, in un nome la passione che lontano ora mi fa.”

“Vedi cara, certi giorni sono un anno certe frasi sono un niente che non serve più capire. Vedi cara, le stagioni ed i sorrisi son denari che van spesi con dovuta proprietà.”

“Tu sei tutto, ma quel tutto è ancora poco, tu sei paga del tuo gioco ed hai già quello che vuoi. Io cerco ancora e così non spaventarti quando senti allontanarmi: fugge il sogno, io resto qua!”

“Il tempo è passato e la grande giornata è quasi finita e non è cominciata: hai visto che lui la tua amica ha baciato e da te non verrà.”

“Consolati e pensa che il tuo compleanno ritorna fra poco, soltanto fra un anno, gli amici gentili un regalo faranno, ed il tuo tempo va e non tornerà…”

“Quando la fiamma col suo fumo nero | lasciò la terra e si alzò verso il cielo | quando ciascuno ebbe tinta la mano | quando quel fumo si sparse lontano | Jan Hus di nuovo sul rogo bruciava | all'orizzonte del cielo di Praga.”

“Dimmi chi era che in corpo | portava la città intera che lo accompagnava: | la città intera che muta lanciava | una speranza nel cielo di Praga.”

“E un altro giorno è andato, la sua musica ha finito, quanto tempo è ormai passato e passerà?”

“Ma non ho ancora capito con la mia cultura fasulla chi avesse capito la vita chi non capisse ancor nulla.”

“Ma un'altra grande forza spiegava allora le sue ali, | parole che dicevano: «Gli uomini son tutti uguali» | e contro ai re e ai tiranni scoppiava nella via | la bomba proletaria e illuminava l'aria | la fiaccola dell'anarchia.”

“I tempi in cui si cominciava | la guerra santa dei pezzenti: | sembrava il treno anch'esso un mito di progresso, | lanciato sopra ai continenti.”

“E che ci giunga un giorno ancora la notizia di una locomotiva come una cosa viva, lanciata a bomba contro l'ingiustizia!”

“E poi e poi, gente viene qui e ti dice di sapere già ogni legge delle cose. E tutti, sai, vantano un orgoglio cieco di verità fatte di formule vuote… E tutti, sai, ti san dire come fare, quali leggi rispettare, quali regole osservare, qual è il vero vero…”

“E in questo sentiva qualcosa di grande che non riusciva a capire, che non poteva intuire, che avrebbe spiegato, se avesse capito lei, quell' oceano infinito…”

“I vecchi subiscon le ingiurie degli anni, | non sanno distinguere il vero dai sogni. | I vecchi non sanno, nel loro pensiero, | distinguer nei sogni il falso dal vero.”