Luciano De Crescenzo: Frasi popolari (pagina 4)

“Dopo morto i critici parleranno tutti bene di me. Peccato che non ci sia un Premio Strega alla memoria.”

“Al Niente preferisco l'Inferno, se non altro per la conversazione.”

“Insomma, ci sono momenti della vita in cui la nostra individualità e le nostre esigenze personali hanno il sopravvento sulle necessità di chi amiamo.”

“Molti studiano come allungare la vita, quando invece bisognerebbe allargarla.”

“Forse perché non ci rendiamo conto che la vera povertà è rappresentata dall'ignoranza, in quanto a stabilire le differenze sociali non sono i soldi, ma la cultura che si ha e quella che non si ha.”

“Per quanto una donna possa essere "piacente e simpatica al tratto", da alcuni anni a questa parte non so più se valga la pena cedere alle lusinghe dell'amore carnale. Come dico spesso: dura poco, la fatica è tanta e la posizione è ridicola.”

“Non darle mai torto, aggiungerei io. Una donna, se contrariata, può diventare pericolosissima.”

“Napoli è una mazza, come quelle che si usano per suonare i gong. La mazza è sempre la stessa, ma il suono che ne esce è diverso perché sono diversi i piatti che rimbombano.» «E noi saremmo i piatti?» chiedo io. «In altre parole, non suoniamo ma siamo suonati.”

“Dice il professore che l’umanità si divide in quelli che si fanno la doccia e in quelli che si fanno il bagno.”

“Come dico sempre, Amore è uno scugnizzo napoletano.”

“[…] il difetto principale del progresso: quello di non saper chiedere permesso.”

“[…] nelle persone, così come nei luoghi, c'è spazio per la ragione e per la passione.”

“Le tette di Rosy erano così belle che i camerieri del Colosimo's le avevano soprannominate Vesuvio e Monte Somma.”

“Augurati di avere incertezze sulla persona a cui tieni.”

“Salutame a Socrate.”

“[…] di Berna si dice che sia grande il doppio del cimitero di Vienna ma che ci si diverta solo la metà.”

“Anche se, a pensarci bene, è proprio quest'ultima eventualità a spaventarmi: nascere donna! Forse non sarei in grado: oltre a partorire, che dev'essere tremendo, anche crescere dei figli, soprattutto nei primi anni di vita, è difficilissimo.”

“Piano, piano con questa parola: industrializzazione» dice il professore. «Napoli è stata rovinata da Lauro, da Gava e dalla chimera dell'industrializzazione. Lauro l'ha gestita come l'ultimo dei Borboni, Gava ha addirittura fatto rimpiangere Lauro, ma nessuno dei due ha fatto tanto male a Napoli come chi ha creduto di risolvere il problema napoletano con l'industrializzazione. Voi invece immaginatevi una Napoli senza ciminiere, una Napoli che nella piana di Bagnoli al posto dell'Italsider avesse avuto tutta una serie di alberghi, di cottages, di villini e di casinò. Positano, Amalfi, Ischia, Capri, Procida, Baia, il lago d'Averno, Pompei. Ercolano, Vietri, Cuma, il Faito, il Vesuvio, isole, scogli, montagne, vulcani, laghi. il punto d'incontro del turismo mondiale! La Las Vegas d'Europa! Il paradiso in terra! Ma pensate, ad esempio, al Castello dell'Ovo, a questo bellissimo maniero medioevale, ricco di enormi sale, di piccole viuzze interne e di suggestive botteghe.”

“Spesso fa più male la paura di morire che la morte.”