Niccolò Agliardi: Frasi popolari (pagina 2)

“Così ti perdo ma perderti è l'unica forma di un grido che non senti mai.”

“Malgrado ci sia tutto di nuovo da fare davanti a questo stupido, stupido, stupido, stupido amore.”

“Sono come un soldato che ha perso tutto: fermo, innamorato e pure sconfitto.”

“Tieni presente anche tu che sono bravo ad aspettare, il meno e il menomale.”

“Io non riesco a vederti così, con le labbra tra i denti e le mani tremanti.”

“Che abbiamo molti pensieri in gola e un solo cuore che sta in difesa, così pensavo pensando a te, da casa a casa.”

“Se soltanto potessi vederti come ti vedo io, non avresti paura di niente tesoro mio.”

“Le cose che arrivano dopo ti riempiono il tempo di rabbia e preghiera.”

“Le cose che arrivano dopo le leggi sul fondo di un cuore che ama. Ti mettono al muro, ti spiegano il senso di quelle che arrivano prima. Ma arrivano dopo.”

“Nudo, così ti sto davanti, il viso stropicciato e il cuore fuori dai denti.”

“Scusa, non meriti quest'uomo che ti dorme accanto, che rischia di confondere l'orgasmo col pianto.”

“Nudo, con l'anima in rivolta, amato e disarmato, stanotte ho camminato sul mio senso di colpa.”

“Ma è un finale a sorpresa, oggi ho pianto qualcosa. E poi non mi ricordo più…”

“Amore che non so decidere, se disperarmi oppure ridere.”

“Ma una ruga è un ricamo sul mio viso pulito che in pochi ci hanno visto un uomo.”

“E tu che il mio silenzio lo macchi di egoismo e solitudine, di incertezza e di disordine…”

“Io vorrei prenderti a calci sugli occhi per farti capire com'è che si vive guardando per terra cercando di esistere senza di te.”

“E quante rime ti ho scritto sotto un cono di vetro, quanti freesbee ho lanciato che non tornano indietro, quanti atti mancati tutti chiusi in un pugno che ad aprirlo non trovo niente e un po' mi vergogno.”

“Sono le dieci e la resa dei conti è arrivata. Sono le dieci e da un anno mi squarci la vita, mi sento forte e disposto a subirne gli effetti ma dalle dieci e un minuto poi liberi tutti.”