“Si riconoscono facilmente i temi delle ricerche di Dumézil, tradotti nelle preoccupazioni (o ossessioni) che dominavano i protagonisti del Collége, Bataille e Caillois. Schematizzando potremmo dire che per Bataile era il nesso tra la morte (e la sessualità) e il sacro, per Caillois quello tra il sacro e il potere. In entrambi, questi temi, implicavano un atteggiamento estremamente ambiguo nei confronti delle ideologie fasciste e naziste.”

Origine: Miti emblemi spie. Morfologia e storia, p. 230

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 04 Giugno 2020. Storia

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“Già in una lettera scritta a Raymond Queneau a Roma, nel 1934, subito dopo aver visitato la mostra sulla rivoluzione fascista, Bataille confessava il fascino esercitato su di lui da quell'esibizione di simboli mortuari, di drappi neri, di teschi, osservando che si trattava nonostante tutto di qualcosa di serio, che non doveva rimanere dominio esclusivo della propaganda fascista. In una conferenza su «Le pouvoir», tenuta al Collège da Bataille il 19 febbraio 1938, in sostituzione di Caillois ammalato, la fascinazione esercitata dalla simbologia fascista si traduceva addirittura nella contrapposizione tra il fascio effigiato in Italia «sur le ventre de toutes les locomotives» e il crocifisso collegato frazerianamente a una «représentation obsessionnelle de la mise à mort du roi». La scure littoria, commentava Bataille, in quanto strumento delle esecuzioni capitali, «est opposé ostensiblement à l'immage du roi supplicié». La stessa atmosfera torbida, intimamente colpevole attrazione per i riti mortuari del nazismo fa da sfondo al romanzo Le blue du ciel, scritto nel 1935 e pubblicato più di vent'anni dopo.”

Carlo Ginzburg (1939) storico, scrittore e saggista italiano

Origine: nota del coautore della voce: essendo stato, tale romanzo, da me letto, presento il fatto che, personalmente, tale atmosfera ed eventuali rapporti d'essa coi riti mortuari del nazismo può essere denotata verso la fine d'esso e non nella sua totalità. Ma questa può pur sempre essere un'impressione personale.
Origine: Miti emblemi spie. Morfologia e storia, p. 230

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“Ci sono due stupratori che sono Saviano e Grillo i quali stabiliscono di avere proprietà del loro partito e della loro ideologia […] I 5 Stelle non sono al di sopra della democrazia. Quella ragazza fa la resistenza contro tre fascisti e un nazista che sarebbe Grillo accompagnato dal suo collega Stalin che si chiama Saviano.”

Vittorio Sgarbi (1952) critico d'arte, politico e opinionista italiano

Citazioni di altro tipo
Origine: Dal programma radiofonico La Zanzara, Radio 24; citato in "Chi cazz... sei? Sei un nazista stupratore". Vittorio Sgarbi massacra il super-big della politica: caos in diretta http://www.liberoquotidiano.it/news/sfoglio/11868629/sgarbi-grillo-nazista-stupratore-saviano-stalin.html, LiberoQuotidiano.it, 16 gennaio 2016.

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“[…] dal punto di vista degli economisti nulla è sacro. Perché chiamare qualcosa sacro significa dire che non ha prezzo. Ma nel mondo valoriale degli economisti, tutto ha un prezzo.”

Michael Sandel (1953) filosofo statunitense

Origine: Citato in Johannes Niederhauser, I soldi hanno cambiato per sempre la nostra idea di amore http://www.vice.com/it/read/i-soldi-hanno-cambiato-per-sempre-il-nostro-concetto-di-amore-michael-sandel-macro-323, Vice.com, 5 agosto 2015.

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“Dorme un sonno sacro; non dire che i buoni muoiono.”

Callimaco (-310–-240 a.C.) poeta e filologo greco antico

Epigrammi, VII Epitafio di Saone

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“Sacro, per me anche un solo sguardo è sacro | un battito del tuo cuore per me è sacro…”

Mike Oldfield (1953) compositore e polistrumentista britannico

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