“Caserta riedificata da' Longobardi dopo la distruzione dell'antica Capua, fu Colonia de' Romani, ed una di quelle, che pronte mostraronsi in soccorrere la Repubblica di Roma in tempo di Annibale. Vi è.”

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 27 Gennaio 2019. Storia
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vescovo cattolico italiano 1701–1771

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“Greci, romani, Annibale, vandali, visigoti, bizantini, longobardi, normanni, francesi, spagnoli… È incredibile quanto "mondo" sia passato da Caggiano, prima che nel Novecento i suoi abitanti cominciassero a emigrare in America ed Europa.”

Camilla Baresani (1961) scrittrice italiana

Origine: Da Ristorante Panorama - Caggiano (SA), Sette, Corriere della Sera, marzo 2013; riportato su CamillaBaresani.it http://www.camillabaresani.com/articoli.php?id_art=351&id_cat=4&regione=Campania.

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“[su Venosa] Città ben nota fra quelle de' Longobardi.”

Idrisi (1100–1165) geografo e viaggiatore arabo

citato in Raffaele Licinio, Castelli medievali, Dedalo, 1994, p. 60

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“Dopo la Roma dei Cesari, dopo quella dei Papi, c'è oggi una Roma, quella fascista, la quale con la simultaneità dell'antico e del moderno, si impone all'ammirazione del mondo.”

Benito Mussolini (1883–1945) politico, giornalista e dittatore italiano

18 aprile 1934; da Opera omnia, vol. 26
Citazioni tratte dai discorsi

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“Al tempo de' primi Re Normanni tanti erano nella Sicilia i Lombardi, o i viventi secondo il dritto Longobardo, che i medesimi componeano Terre, e Città intere.”

Giacinto Dragonetti (1738–1818) giurista italiano

Origine: Da Origine de' feudi ne' regni di Napoli e Sicilia, loro usi e leggi feudali, Napoli, 1788, p. 363.

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“Vi è il castello de San Filadelfo, habitato da Longobardi, ch'ancora cosi favellano.”

Giuseppe Carnevale (1558) giurista e storico italiano

Origine: Da Storia e descrizione del regno di Sicilia, Napoli, 1591. Caltanissetta 1987, Lib. II, p. 153.

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“oggi uno de li due Casali più belli, più ricchi e ben culti tra li che abbia la nostra Città di Capua (atteso l'altro è Santa Maria Maggiore,) popolato di ben cinque mila persone, e più centinaia, buona parte di natali assai civili, di molti Dottori di Legge, di più Medici, e Notaj, di un Clero assai dotto, e ben costumato: le strade sono ben lastricate di pietra viva, ed è tutto il Paese adorno di molti, e vaghi palagi. Per mezzo di esso passava l'antichissima strada Atellana, che da Capua nell'antica Atella conduceva; ed ha tal pago il bel pregio di farsi in esso ogni Venerdì un pingue mercato, col concorso di gente di tutti i paesi convicini.
Finalmente Marcianesi si è reso famoso per le bellissime Chiese, che vi sono, e per le rare pitture della celebre scola del Marchese Francesco Solimena, di cui è principal discepolo Paolo de Majo, naturale di tal luogo, che ave adornato le Chiese suddette, specialmente quella dell'Arcangelo San Michele, dove è la Collegiata, e l'altra della Santissima Annunciata, delle più fine, e maravigliose pitture. Questo Villaggio per lo temporale alla Città di Capua, per lo spirituale poi nella maggior parte alla Chiesa di Capua, in a quella di Caserta si appartiene.”

Francesco Granata (1701–1771) vescovo cattolico italiano

Origine: Da Storia civile della fedelissima città di Capua, Libro I e II, Napoli, Stamperia Muziana, 1752, pp. 23-24 https://books.google.it/books?id=vKE5PJJ8doIC&hl=it&pg=PA23#v=onepage&q&f=false,.

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