“[Sul suo aspetto infantile] Ho sempre avuto innumerevoli corteggiatori pur non essendo una bellezza classica. E sul lavoro mi ha aiutata: io per anni ho calcato il palcoscenico senza saper recitare.” Adriana Asti
“[Su Luchino Visconti] Un signore crudele. Ci voleva tutti alla Colombaia, la sua villa a Ischia, ma ci sottoponeva a regole ferree: pranzo e cena a orari fissi, non potevamo ricevere nessuno e persino se volevi prenderti una granita in centro dovevi chiedergli il permesso. Ma a lui si perdonava tutto. […] Non era un genio. Era un uomo straordinariamente attraente.” Adriana Asti
“Non mi faccia pensare al paradiso: lo immagino un posto pieno di gente, un caos tremendo. Tipo un affollamento da stazione termale d'inverno.” Adriana Asti
“La noia, potrei morirne. Ma non la noia in sé, bensì le persone noiose. Questo è perché io sto benissimo da sola, anche adesso.” Adriana Asti
“Sono nata prematura di un mese, prima dello sviluppo sembravo uno scricciolo. Ecco perché in seguito, quando mi spogliai per la prima volta in teatro, mi sentii appagata.” Adriana Asti
“Oggi, dopo decenni di psicanalisi, dico che la cosa più importante è sentirsi bene in un posto. Se ti senti a casa, quello è il tuo destino.” Adriana Asti