Frasi di Danijel Žeželj

Danijel Žeželj è un fumettista, animatore, illustratore e grafico croato.

Autore di numerosi graphic novel e film d'animazione, è considerato uno dei migliori artisti viventi.

I suoi fumetti, libri e illustrazioni sono comparsi in riviste e antologie in Stati Uniti, Inghilterra, Francia, Italia, Croazia, Grecia, Svezia, Brasile, Sudafrica, Argentina, Slovenia, Svizzera e Spagna.

Ha pubblicato ed esposto per: The New York Times, Marvel Comics, Washington Chronicle, DC Comics, the San Francisco Guardian, Harper’s Magazine, Dark Horse, l’Espresso, Il Grifo, De Agostini, Image Comics, Dargaud, Editions Mosquito, Hazard Edizioni Eris Edizioni ed altri. Wikipedia  

✵ 7. Dicembre 1966
Danijel Žeželj: 5   frasi 0   Mi piace

Danijel Žeželj frasi celebri

“Le parole sono solo uno degli elementi del linguaggio espressivo dei fumetti, così come del linguaggio espressivo in generale. Come ha scritto da qualche parte Antonin Artaud, “Non è stato provato che le parole siano il miglior modo di comunicare“. Alcune idee, pensieri, emozioni non possono essere spiegate o tradotte in parole, devi usare altri metodi. Qualche volta l’assenza delle parole può dire più della loro presenza.”

Variante: Le parole sono solo uno degli elementi del linguaggio espressivo dei fumetti, così come del linguaggio espressivo in generale. Come ha scritto da qualche parte Antonin Artaud, "Non è stato provato che le parole siano il miglior modo di comunicare". Alcune idee, pensieri, emozioni non possono essere spiegate o tradotte in parole, devi usare altri metodi. Qualche volta l'assenza delle parole può dire più della loro presenza.

“Innanzitutto credo che siamo tutti soli. Allontanandoci dalla nostra solitudine possiamo interagire con gli altri. Per quanto possiamo espandere la nostra prospettiva personale, la nostra esperienza, la nostra conoscenza, vediamo sempre il mondo con gli stessi due occhi, i nostri occhi. È insieme benedizione e maledizione, prigione e giungla. Tuttavia negli ultimi tempi ci completiamo solo con l'amore di e per qualcun altro, sebbene anche questa concezione stia mutando, evolvendo. Nulla rimane uguale per sempre e nulla è assoluto, tranne il cambiamento. Di modo che ci troviamo sempre in lotta per rimanere sulla superficie della corrente selvaggia, aggrappandoci alle rocce, affannandoci per respirare, ridendo e piangendo e sperando di raggiungere quel grande mare blu che è calmo e infinito… O forse no… Non lo so, non ci sono mai stato. Anche se lo sogno spesso.”

Variante: Innanzitutto credo che siamo tutti soli. Allontanandoci dalla nostra solitudine possiamo interagire con gli altri. Per quanto possiamo espandere la nostra prospettiva personale, la nostra esperienza, la nostra conoscenza, vediamo sempre il mondo con gli stessi due occhi, i nostri occhi. È insieme benedizione e maledizione, prigione e giungla. Tuttavia negli ultimi tempi ci completiamo solo con l’amore di e per qualcun altro, sebbene anche questa concezione stia mutando, evolvendo. Nulla rimane uguale per sempre e nulla è assoluto, tranne il cambiamento. Di modo che ci troviamo sempre in lotta per rimanere sulla superficie della corrente selvaggia, aggrappandoci alle rocce, affannandoci per respirare, ridendo e piangendo e sperando di raggiungere quel grande mare blu che è calmo e infinito… O forse no… Non lo so, non ci sono mai stato. Anche se lo sogno spesso.

“Amo le città, le strade, gli edifici, le finestre, i balconi, i muri, le strutture… La città è un concentrato di energia umana sul punto di esplodere. È lo scontro tra il vecchio e il nuovo, dove passato, presente e futuro sono compressi in un blocco unico. L'architettura per me è un simbolo. Rappresenta lo spirito del tempo, pietrificato nei muri e nelle finestre, fluido invisibile racchiuso nella pietra da misure, proporzioni e forme: gli edifici sono dei perfetti romanzi fatti di pietre e spazi vuoti… ma alla fine è l'energia umana, sono le vite vissute dietro queste pareti che conferiscono loro bellezza.”

Variante: Amo le città, le strade, gli edifici, le finestre, i balconi, i muri, le strutture… La città è un concentrato di energia umana sul punto di esplodere. È lo scontro tra il vecchio e il nuovo, dove passato, presente e futuro sono compressi in un blocco unico. L’architettura per me è un simbolo. Rappresenta lo spirito del tempo, pietrificato nei muri e nelle finestre, fluido invisibile racchiuso nella pietra da misure, proporzioni e forme: gli edifici sono dei perfetti romanzi fatti di pietre e spazi vuoti… ma alla fine è l’energia umana, sono le vite vissute dietro queste pareti che conferiscono loro bellezza.
Origine: Dall'intervista di Lorenzo Bertuzzi, Oltre la città del sole http://www.fucinemute.it/1999/05/oltre-la-citta-del-sole/, FucineMute.it, 1º maggio 1999.

“I sogni sono proiezioni dei nostri desideri o riflessi delle nostre sconfitte, delle nostre paure. Quando siamo svegli, siamo costretti ad occuparci di quei desideri, sconfitte, speranze, frustrazioni. Dobbiamo confrontarci con esse, combatterle, accettarle. È molto più aspro, fisico e brutale che in sogno.”

Origine: Dall'intervista di Michele Quitadamo, The dream is mightier than the gravity – Danijel Zezelj https://www.lospaziobianco.it/the-dream-is-mightier-than-the-gravity-danijel-zezelj/, LoSpazioBianco.it, 6 aprile 2005.

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