Frasi di Francesco Carofiglio
Francesco Carofiglio
Data di nascita: 4. Luglio 1964
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Francesco Carofiglio è un architetto, scrittore e illustratore italiano.
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Frasi Francesco Carofiglio
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„Le cicatrici restano cicatrici e il dolore rimane dolore, ma c'è, è lì. E posso guardarlo. Posso pensare che la linea più chiara sulla pelle ancora abbronzata è un segno che non dimenticherò, ma che fa parte del braccio, del corpo e non devo cancellarlo. Questo non significa che io, miracolosamente, sono diventato un altro e il mondo una festa meravigliosa di amici sorridenti. Significa solo che ci provo, a starci, nel mondo. E basta poco, alla fine, per provarci.“
— Francesco Carofiglio
pag. 106
„Guardavo gli altri muoversi e parlare e ridere, eccitati per il gioco e l'ora, ma tutto sembrava scorrere a una velocità differente. Anche i suoni mi sembravano attutiti, come filtrati da un vetro dentro una camera stagna. E io ero dietro quel vetro, a guardare gli altri muoversi ridere e parlare. Questa sensazione di esclusione mi è rimasta negli anni, e negli anni non sono riuscito a capire se sono io o sono gli altri a sfumare lentamente nel silenzio di un'altra vita. Anche oggi mi succede, mi trovo improvvisamente dietro un vetro, e vedo il mondo passare.“
— Francesco Carofiglio
pag. 56
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„Sono cresciuto tante volte e altrettante sono rimasto fermo a guardare, avanti e indietro, e a non trovare che uno straccio lacero di ricordi e desideri declinati su un passato meraviglioso, dipinto da un immaginazione fervida e compassionevole. Oppure proiettati su un futuro di successi ogni giorno più esiguo e illusorio.“
— Francesco Carofiglio
pag. 3
„Credo che gli occhi di mia madre fossero proprio lì, su quel crinale che divide i sentimenti opposti come una corda sottile. E lei percorreva sicura e malinconica come un equilibrista cieco sopra una corda tesa. L'equilibrista non vede la corda ma sente il passo e il contatto. E si fida.“
— Francesco Carofiglio
pag. 53
„Ma so per certo che quella è stata la stagione del passaggio. Quella in cui ti volti indietro e vedi cose, oggetti e persone che ti stanno guardando. In silenzio. E allora chiudi gli occhi e fai un passo avanti, oltre quella striscia. Il tempo breve e intenso di un salto nel vuoto.“
— Francesco Carofiglio
pag. 78