Friedrich Nietzsche: Frasi popolari (pagina 26)

“Ah pensiero abissale, che se il mio pensiero! Quando ritroverò la forza di sentirti scavare, senza più tremare? Il cuore mi batte fino in gola, quando ti sento scavare! E anche il tuo silenzio vuol strangolarmi, tu che taci dall'abisso!”

“Ma una forza più grande cresce dai vostri valori, e un nuovo superamento: per essa si frantuma l'uovo e il suo guscio.”

“Non seppero amare il loro dio altrimenti che inchiodando l'uomo sulla croce.”

“La vostra laboriosità è fuga e volontà di dimenticare voi stessi.”

“Nel mondo c'è molta sozzura: e questo è vero! Ma non per questo il mondo in sé è una mostruosa sozzura!”

“Vergognarsi della propria immoralità: è un gradino della scala, al termine della quale ci si vergognerà anche della propria moralità.”

“Inesausti e inesplorati sono ancor sempre l'uomo è la terra degli uomini.”

“L'impotenza a mentire non è affatto ancora amore della verità.”

“La riforma di Lutero dimostra che in quel secolo ogni moto di libertà dello spirito era ancora incerto, gracile, adolescente e la scienza non poteva ancora sollevare il capo. (I, 26)”

“Occorre sbarazzarsi del cattivo gusto di voler andare d'accordo con tutti. Le cose grandi ai grandi, gli abissi ai profondi, le finezze ai sottili e le rarità ai rari.”

“L'uomo vero vuole due cose: pericolo e gioco. Per questo motivo vuole la donna, come il più pericoloso dei giochi.”