Frasi di Morrissey

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“In realtà non ho mai avuto un atteggiamento nei confronti del sesso. Non è mai stato il mio forte… Non ho avuto molto tempo per coltivare un atteggiamento.”

“Ho passato gli ultimi diciotto mesi a criticare tutti, a stroncare persone, distruggerle, e alla fine mi sono reso conto che non ha senso. Perché poi le incontri, e scopri che alcune di loro sono molto affabili. Altre invece sono veramente nauseanti. […] Ma ho una nuova politica. Non voglio più demolire nessuno. […] E poi ho troppi nemici. È veramente ancoscioso.”

“Mi piace molto il lato piuttosto oscuro della Gran Bretagna. La pioggia, la nebbia e la campagna, il quartiere dei teatri di Londra. Non mi piace nulla di particolarmente progredito. […] Semplicemente, trovo che le cose sepolte nel passato siano molto più interessanti di quello che c'è in giro oggi. Detesto cose tipo McDonalds: al mondo dei fast food preferisco quello delle sale da tè.”

“Avevo una cameretta piccolissima, e in certi periodi, tra i diciotto e i diciannove anni, non uscivo letteralmente per tre o quattro settimane. Restavo lì dentro giorno dopo giorno, il sole era cocente e io avevo le tende chiuse. Me ne stavo seduto da solo, quasi al buio, con la macchina da scrivere, circondato di tantissima carta Le pareti erano completamente ricoperte da poster di James Dean, quasi al limite della claustrofobia, e avevo dei foglietti appiccicati ovunque con delle riflessioni profonde. […] Sembrava quasi che ci fossi nato in quella stanza. Tutto ciò che mi ha reso come sono è lì dentro. Avevo un terribile complesso del territorio. […] Ero maniacale: ogni cosa era in ordine cronologico: un posto per tutto, tutto al suo posto. Ossessione totale. […] Oggi mi sembra una cosa completamente folle. È strano come le cose che prima sembravano tanto importanti, alla fine non contino più.”

“Le manifestazioni pacifiche non servono a niente. Bisogna arrabbiarsi, bisogna diventare violenti, altrimenti che senso ha? Non ha senso manifestare se non finisci sulla stampa nazionale, alla tv o alla radio, o se nessuno ti ascolta o vieni picchiato selvaggiamente dalla polizia. Perciò credo in questi gruppi animalisti, ma penso che dovrebbero essere più energici.”

“Quando canto sul palco […] è quasi come se diventassi davvero me stesso. Molti dicono che quando sono sul palco si trasformano in un'altra persona… una sorta di finzione. Ma per me non è così. Forse sul palco mi trasformo nel vero Morrissey, nel vero me stesso, la persona autentica… e quando scendo in realtà trovo piuttosto utile recitare.”

“Per quanto riguarda la sessualità, è un tema che sento molto. Perciò ho una posizione molto non-sessuale, vedo le persone da umanista.”

“[Sullo svago di visitare i cimiteri di Londra] È un passatempo interessantissimo, posso assicurartelo. Le lapidi hanno una qualità molto onirica. È un piacere privato che io e Howard condividiamo perché siamo due persone così noiose.”

“[Alla domanda se presta attenzione alle critiche] Quando sono sciocche e deprimenti, sono molto noiose. Ma quando vengono da persone intelligenti, mi preoccupo… Posso capire che il mondo degli Smiths non piaccia a tutti: questo è abbastanza chiaro, non sono così ottuso. Ma non ho mai letto nulla che mi abbia fatto venir voglia di cambiare.”

“Tutti i cosiddetti "liberatori" sputano odio eccessivo. Da una parte le femministe gridano che gli uomini sono nemici, ci stanno ammazzando, all'altro estremo c'è il maschilismo al pub. Mi rifiuto di riconoscere i termini etero-, bi- e omo-sessuale. Tutti hanno esattamente gli stessi bisogni sessuali. Le persone sono semplicemente -sessuali il prefisso è irrilevante.”

“Facevo dischi che sebbene avessero successo non mi dicevano molto. Come se avessi ancora i postumi di quegli anni di nulla, col sussidio di disoccupazione, costretto a vivere in quell'atmosfera orribile i colloqui con l'assistenza sociale, gente che ti chiedeva perché scrivevi quelle canzoni assurde.”

“Quando gli Smiths hanno cominciato era molto importante che mi liberassi di quell'orribile, stupido, sciatto Steven. Dovevo rinchiuderlo in una scatola e riporlo in cima all'armadio. Avevo bisogno di sentirmi diverso e anziché adottare un fascinoso nome da popstar ho eliminato Steven […]. All'improvviso ero una persona completamente diversa. Adesso quando incontro gente del periodo pre-Smiths che mi chiama Steven, resto lì impalato a chiedermi di chi stiano parlando.”

“[Alla domanda se piaceva a qualcuno a scuola] Non in modo evidente. Correvano voci, ma siccome ero un idiota intellettuale, tutti erano convinti che se parlavano con me avrai citato la Genesi e fulmini e saette si sarebbero abbattuti dal cielo. E così non mi hanno mai baciato dietro la rimessa per le biciclette.”

“Come saprete, stasera Bob Dylan suona non molto lontano da qui. Vi ringrazio per non essere andati. Avete preso una decisione molto saggia! (all'inizio del concerto al Teatro Romano di Ostia Antica [Roma], 16 luglio 2006)  ”

“In genere si pensa che la carne non abbia nulla a che fare con gli animali. […] La gente non si rende conto del modo raccapricciante e spaventoso in cui gli animali finiscono nel piatto…”

“[Alla domanda su cos'altro potrebbe fare nella vita] Niente. Sono completamente privo di talento… è successo tutto per caso: sono uscito dall'ascensore sbagliato.”

“Non mi viene in mente alcun motivo per cui i vegetariani dovrebbero essere considerati effeminati. Perché? Perché ti stanno a cuore gli animali? È una cosa da effeminati? È una caratteristica da debole? Non dovrebbe, e credo sia una tristissima riflessione sulla razza umana il fatto che spesso lo sia.”

“Non ho mai studiato musica perché ho sempre voluto conservare un approccio da appassionato. È un'ingenuità che conservo tutt'ora.”

“Oggi […] i concerti sono più sfrenati, più forti, più disperati di quanto siano mai stati prima. A quei tempi ogni manifestazione di isteria era organizzata… oggi la follia è una cosa naturale.”

“Sono dell'avviso che le opinioni di chi non si accontenta siano quelle che contano davvero. Sono pronti alla scoperta e al cambiamento.”

“In un certo senso ho anche la capacità di ridere di me stesso, anche se tra chi mi considera troppo elaborato questo apparentemente è deplorevole. Ho sempre dovuto ridere di me stesso. Se non avessi trovato la mia condizione sociale da adolescente così divertente, mi sarei strangolato. Trovo addirittura incredibile che ce la stia facendo.”

“Non sono totalmente contrario alla violenza. In certi casi estremi, può essere necessaria. Direi che la violenza in nome della Campagna per il disarmo nucleare è assolutamente necessaria, perché ogni tipo di comunicazione tramite metodi pacifici viene derisa e trattata con violenza assoluta da parte del governo. Credo che ormai sia tempo di combattere il fuoco col fuoco e attaccare con forza. Non credo che questo sia terrorismo, piuttosto, si tratta di autodifesa.”

“È un piccolo sobborgo di Manchester, un trionfo di monolocali, e chiunque vive lì è un poeta misconosciuto o un artista fallito. Chi vuole inseguire il destino finisce lì e non ne esce più.”

“Godetevi la vita, è tutto ciò che abbiamo.”

“Personalmente mi ritengo più cinico che romantico e apprezzo molto il valore del sarcasmo. Non sono un allegrone, uno di quelli che diventa l'anima della festa, e suppongo che l'etichetta di deprimente me la sia cercata io. Solo che non mi aspettavo una risposta così generosa! Comunque sia, contesto il fatto di essere l'Ambasciatore dell'Infelicità.”

“[Alla domanda se ha mai desiderato un amore travolgente] Sì, l'ho desiderato. Ma nella realtà non capita mai. Per pensare, l'isolamento è un male necessario. Devo stare da solo. Non riesco proprio a sopportare la compagnia degli altri per troppo tempo. È terribile, ma non posso proprio condividere. A volte avverto la necessità di un coinvolgimento fisico, che però, potrei aggiungere, non accade mai. Adesso è tutto così complicato che spesso mi domando se capiterà mai. Non credo, se proprio devo dirla tutta. Insomma, non molti arrivano a ventotto anni nella mia condizione.”

“Stare negli Smiths e l'intera esperienza non ha cambiato praticamente niente. Sinceramente, non ho rapporti sociali. Faccio una vita molto isolata. Parlo con i giornalisti e appaio sulle riviste, ogni tanto faccio un disco, ma per il resto ho uno stile di vita molto poco spettacolare. […] Sono una persona profondamente riservata, eppure nelle interviste non traspare perché parlo così spesso e in modo così personale.”

“È semplicemente uno stato d'animo. Non è che sia terribilmente insicuro e debba per forza rintanarmi in un buco a Salford per provare una sensazione di sicurezza. […] Non è che voglia una coperta di Linus.”

“In fin dei conti, le definizioni sessuali servono solo a segregare le persone, è tutto così uniforme, un insulto all'individualità. L'effeminatezza non mi dispiace, meglio che essere un represso o uno che passa le sue giornate a bere birra in un pub. Gli uomini che abbassano le difese non sfilano necessariamente in strada piangendo e recitando Wordsworth.”

“Ho passato un periodo folle in cui cercavo di sfondare nel giornalismo musicale. Scrivevo a chiunque. Ricevevo una trentina di lettere al giorno. […] Avevo un'intesa meravigliosa con l'universo intero, senza mai incontrare nessuno in carne e ossa.”

“Mi viene la nausea quando vedo il Papa che fa tutte queste prediche pompose sugli armamenti atomici e poi prende il tè con Margaret Thatcher. Per me è ipocrisia totale.”

“Quando sei giovane e poco più che ventenne tutto sembra disperatamente interminabile e terribilmente doloroso. Col crescere realizzi che effettivamente la maggior parte delle cose sono terribilmente dolorose e che questa è la condizione umana. Continuiamo – la maggior parte di noi – a sopravvivere perché siamo convinti che da qualche parte lungo il percorso – con risolutezza, determinazione e perseveranza – si realizzi un'unione magica con qualcuno. È una falsa credenza, naturalmente, ma è una forma di religione. Devi credere. C'è una luce che non si spegne mai (lett. there is a light that never goes out) ed è chiamata speranza.”

“Presuntuoso io? Ho semplicemente delle opinioni. E le esprimo solo se mi viene chiesto. Di certo non urlo per farmi notare. Non è colpa mia se la maggior parte dei musicisti è semplicemente incapace di averne.”

“GQ: “Were you in love with Johnny Marr?”
M: “Sexually? Absolutely not. There was a love and it was mutual and equal but it wasn’t physical or sexual. There are lots of people post-Smiths who would like to make some dramatic homosexual story. There never was one. It’s often said that Johnny rescued me but he was also bobbing about in his own lifeboat.””

“I think that when you make a record, an album, it has to be a discovery for the person listening to it, so you don't want to pat everything out and say "this was that, this is definite, that's how it happened and that's what you should feel and that's what you should like or dislike."”

“(About Pop Idols) Obviously, it's designed by record company executives who want a cheap success, and they don't want to give money to anybody and they don't want to give contracts, so they've created this world of very bubbly teenagers who want to be "idols" and they think all they have to do is mime quite well and they've made it. … But it's not the problem of the kids, it's the problem of the record companies, because it's just an inexpensive way for them to have so-called, I won't say "artists", but erm…You're nodding, you know what I mean.”

“And you're standing on our streets
where Hector was the first of the gang
with a gun in his hand
and the first to do time
The first of the gang to die / oh my”

“I suppose you have work tomorrow? That's quite sad, really.”

“It's the nicest birthday I've ever had. You've made a happy man very old.”

“I'm here with the cause, I'm holding the torch
In the corner of your room- can you hear me?
And when you're dancing and laughing, and finally living,
Hear my voice in your head and think of me kindly.”

“TF: At which point did you stop being celibate, why and who with?
M: I don't see how anyone would benefit from seeing that kind of information in print. Least of all me.”

“I can't believe I'm 29. Where did the years go? Why did the years go?”

“Not everybody is absolutely stupid. Why on earth would I be racist, what would I be trying to achieve?”

“Because he (Elton John) is pushing his face in all the time, and telling us about his private life. Nobody's interested, he's incredibly rich, he should just go away, and he's just hoisting his problems onto everybody and working them out publicly and…I've said enough.”

“I could never really make the connection between Christian and Catholic. I always imagined that Christ would look down upon the Catholic church and totally disassociate himself from it. I went to severe schools, working class schools, where they would almost chop your fingers off for your own good, and if you missed church on Sunday and went to school on a Monday and they quizzed you on it, you'd be sent to the gallows. It was like 'Brush you teeth NOW or you will DIE IN HELL and you will ROT and all these SNAKES will EAT you'. And I remember all these religious figures, statues, which used to petrify every living child. All these snakes trodden underfoot and blood everywhere. I thought it was so morbid. I mean the very idea of just going to church anyway is really quite absurd. I always felt that it was really like the police, certainly in this country at any rate, just there to keep the working classes humble and in their place. Because of course nobody else but the working class pays any attention to it. I really feel quite sick when I see the Pope giving long, overblown, inflated lectures on nuclear weapons and then having tea with Margaret Thatcher. To me it's total hypocrisy. And when I hear the Pope completely condemning working class women for having abortions and condemning nobody else… to me the whole thing is entirely class ridden, it's just really to keep the working classes in perpetual fear and feeling total guilt.”

“And you even spoke to me, and said :
"If you're so funny
Then why are you on your own tonight?
And if you're so clever
Then why are you on your own tonight?
If you're so very entertaining
Then why are you on your own tonight?
If you're so very good-looking
Why do you sleep alone tonight?
I know…
'Cause tonight is just like any other night
That's why you're on your own tonight
With your triumphs and your charms
While they're in each other's arms…"”

“I am unable to watch the Olympics due to the blustering jingoism that drenches the event. Has England ever been quite so foul with patriotism? The "dazzling royals" have, quite naturally, hi-jacked the Olympics for their own empirical needs, and no oppositional voice is allowed in the free press. It is lethal to witness. As London is suddenly promoted as a super-wealth brand, the England outside London shivers beneath cutbacks, tight circumstances and economic disasters. Meanwhile the British media present 24-hour coverage of the "dazzling royals", laughing as they lavishly spend, as if such coverage is certain to make British society feel fully whole. In 2012, the British public is evidently assumed to be undersized pigmies, scarcely able to formulate thought.”

“M: If you cannot impress people simply by being part of the great fat human race, then you really do have to develop other skills. And if you don't impress people by the way you look, then you really do have to develop other skills. And if you are now going to ask is everything I did just a way to gain some form of attention, well that's not entirely true. It is in a small way, but that's in the very nature of being alive.
PM: Wanting to be loved?
M: To be seen, above all else. I wanted to be noticed, and the way I lived and do live has a desperate neurosis about it because of that. All humans need a degree of attention. Some people get it at the right time, when they are 13 or 14, people get loved at the right stages. If this doesn't happen, if the love isn't there, you can quite easily just fade away. … In a sense I always felt that being troubled as a teenager was par for the course. I wasn't sure that I was dramatically unique. I knew other people who were at the time desperate and suicidal. They despised life and detested all other living people. In a way that made me feel a little bit secure. Because I thought, well, maybe I'm not so intense after all. Of course, I was. I despised practically everything about human life, which does limit one's weekend activities”

“But sometimes I'd feel more fulfilled making Christmas cards with the mentally ill.
I want to live and I want to love.
I want to catch something that I might be ashamed of.”

“Actually I despise royalty. I always have done. It's fairy story nonsense. The very idea of their existence in these days when people are dying daily because they don't have enough money to operate one's radiator in the house, to me is immoral. As far as I can see, money spent on royalty is money burnt. I've never met anyone who supports royalty, and believe me I've searched. Okay, so there's some deaf and elderly pensioner in Hartlepool who has pictures of Prince Edward pinned on the toilet seat, but I know streams of people who can't wait to get rid of them. It's a false devotion anyway. I think it's fascist and very, very cruel. To me there's something dramatically ugly about a person who can wear a dress for £6,000 when at the same time there are people who can't afford to eat. When she puts on that dress for £6,000 the statement she is making to the nation is: "I am the fantastically gifted royalty, and you are the snivelling peasants."”

“DK: How often does the seriousness end and the irony begin in your work?
M: Many times. I have a grand and endless capacity to find myself slightly ridiculous. I'm not pretending to be some wallowing prophet, for heaven's sake. I think we all have to sit down and look in the mirror and think, What is that absurd monstrosity?”

“I don't perform. Seals perform.”

“Hand in glove, the good people laugh, yes we may be hidden by rags,
But we've something they'll never have”

“In my life
Why do I smile
At people who I'd much rather kick in the eye?”

“CH: Have you told many fibs today?
M: I lie a lot - it's really useful - but everything I've said today has been the whole truth and nothing but the truth. So help me… er… Trevor…”

“I shake like a ship in a storm. It is a fact that even warming moments overwhelm me with despair, and this is why I am I.”

“Strangely, I liked them (the Sex Pistols) until they made records. I saw them quite a few times before they actually made records. And when they did, it just became… suddenly punk had this enormous scope and was everywhere. Obviously it lost everything. And looking back, I don't really have that much affection for the whole punk thing. It really didn't mean so much to me at all. But of course, I would rather it have been there than not.”

“That's why I do this music business thing, it's communication with people without having the extreme inconvenience of actually phoning anybody up.”

“I think if I'd led an acceptably frivolous teenage life I wouldn't be singing in this group. I'm sure if you have a great time and get everything you want, all the friends you want, then you tend not to be so ambitious. If you're deprived of certain things it makes you very resilient and you kick very hard for what you want. And I wanted something very special because I'd led such an unspecial life previous to the Smiths.”

“So I broke into the palace, with a sponge and a rusty spanner
She said "eh, I know you and you cannot sing"
I said "that's nothing you should hear me play piano"”

“It (synthesizers and drum machines) has contributed greatly (to an 'antiseptic' sound). And the fact is, when I look back on the last few years I really can't remember that much of the music, such is its lasting effect. I think it's instantly forgettable and it horrifies me in many respects. It's so sterile and non-human. I don't understand why people play non-human music. It really mystifies me when we're human beings. It's strange. I hate it.”

“Well, I think the way you feel as a teenager stays with you, forever. I really believe that. And we try to change and we hope that we change, but we don't really in big ways, in serious ways. I think the personality is formed at that time, for the good and for the bad. … We all want to grow up and move on and appear to be different to people. And we want people to see us in a different way. But, I don't know, I think the personality is very, very strongly cemented, and we just bear whatever shortcomings we have and learn to live with it.”