Novalis: Frasi popolari (pagina 2)

“L'astrazione indebolisce, la riflessione rinforza.”

“Non dovrebbe esistere un unico bisogno assoluto che renda possibile la diretta esclusione degli altri: l'amore, la vita in comune con le persone amate?”

“Ogni oggetto amato è il centro di un paradiso.”

“L'amore ha sempre svolto romanzi, ossia l'arte di amare è sempre stata romantica.”

“L'amore è tutto una malattia: di qui il meraviglioso significato del cristianesimo.”

“Quando sogniamo di sognare, siamo prossimi a destarci.”

“La bestemmia è una specie di autoscongiuro, di incoraggiamento, di incitamento di sé stessi.”

“Dove ci sono bambini c'è l'età dell'oro.”

“Presso gli antichi la religione era già in certo qual modo ciò che dovrebbe diventare per noi – poesia pratica.”

“Per l'uomo veramente religioso niente è peccato.”

“L'amplesso non è qualche cosa di simile all'eucaristia?”

“La poesia è il reale, il reale veramente assoluto. Questo è il nocciolo della mia filosofia. Quanto più poetico, tanto più vero.”

“La poesia è l'eroina della filosofia. La filosofia eleva la poesia a principio. Essa ci insegna a conoscere il valore della poesia. La filosofia è la teoria della poesia. Essa ci mostra che cosa sia la poesia: che è uno e tutto.”

“Poetare è generare. Ogni produzione poetica deve essere un individuo vivente.”

“La poesia risolve l'esistenza altrui nella propria.”

“La poesia è, fra le scienze, la giovinezza. Da fanciulla avrà avuto l'aspetto dell'angelo sotto la Madonna il quale si preme il dito sulle labbra come a dire che non si fida di questa leggerezza.”

“La distinzione fra poeta e pensatore è soltanto apparente e va a svantaggio di entrambi. È un indizio di malattia e di costituzione morbosa.”

“Per me è chiaro che la poesia non deve suscitare affetti. Gli affetti sono semplicemente un che di spiacevole come le malattie. Persino la retorica è un'arte falsa se non la si usa metodicamente per guarire malattie e follie del popolo. Gli affetti sono medicine – con essi non si deve giocare.”

“In certi momenti anche sillabari e compendi ci sembrano poetici.”