Ugo Ojetti: Frasi popolari (pagina 3)

“Molte anime nobili amano il prossimo loro soltanto quando è miserabile, ammalato, agonizzante; quando insomma sono sicure della loro superiorità.”

“[Su Henry de Montherlant] […] uno scrittore muscoloso e spietato, anzi insolente, formatosi, carattere e stile, nella guerra e nello sport più rischioso, tanto che s'è perfino esercitato in parecchie corride a fare da espada. Nelle lodi dei corpi belli e dell'ardimento continuo e del franco piacere, lo stesso D'Annunzio sembra meno sfrontato di lui perché spesso attutisce l'urto con l'olimpica evocazione degli antichi e dell'arte.”

“V'era anche a far da spettatore Palazzeschi, una gamba sull'altra, una mano sull'altra appoggiate al ginocchio, immobile: gatto sornione, e amico fidato.”

“Non aspettare che il vento gonfi la vela della tua fortuna. Soffiaci dentro da te.”

“L'uomo che afferma "Io posso quel che voglio" è un impotente.”

“Labbra diritte, mandibole prominenti, mento quadrato, è il suo volto fisso, volontario, diciamo classico.”

“Forse l'esperienza giova a questo o a quell'uomo. All'umanità non giova a niente.”

“Dubitare di sé stesso è il primo segno dell'intelligenza.”

“Chi descrive il proprio dolore, anche se piange è sul punto di consolarsi.”

“Il genio senza ingegno è una barca senza remi.”

“Noi abbiamo qualche puro disegnatore che nulla ha da invidiare a certi acclamati francesi. Basterebbe nominare tre nomi: Cesare Pascarella, Luigi Arnaldo Vassallo e Pietro Scoppetta, i quali farebbero con una collezione dei loro disegni patetici o ironici, mollemente sensuali o rudemente sintetici, la fama di qualunque esposizione.”