Variante: Io capisco che ci sia chi preferisce il "giustizialismo" peronista all'economia classica. Ma dovremmo ormai conoscere dove questa strada conduce. Facendo appello al generoso corazón dei seguaci, con l'applauso delirante delle folle oceaniche dei descamisados e l'appoggio dei vescovi e dei cardinali, il generale Perón – fatti fuori tutti gli oppositori alla sua politica e abolita la libertà di stampa – ha raggiunto il miracoloso risultato di esaurire in pochissimi anni le ingenti riserve auree accumulate, durante la guerra, con le forniture ai paesi belligeranti; ha svalutato il peso, gettando il sistema monetario e creditizio nel più fantastico disordine; ha provocato una crisi tanto grave nelle campagne da vedersi costretto a imporre – nel paese che prima era uno dei maggiori esportatori di grano e di carne – il razionamento della carne e del pane.
“Non sa Calamandrei che già oggi le condizioni dei lavoratori nelle città sono tanto privilegiate, in confronto a quelle dei lavoratori dei campi, che per difenderle sono mantenute in vigore le infami leggi fasciste sulla "disciplina delle migrazioni interne" (9 aprile 1931, n. 358) e "contro l'urbanesimo" (6 luglio 1939, n. 1092)? Non sa che, se venissero abolite queste leggi, che hanno ristabilito la servitù della gleba e il domicilio coatto per gli abitanti delle zone depresse, avremmo una tale invasione di turbe miserabili nelle città che nessun "sindaco santo" riuscirebbe ad alloggiarle e a mantenerle?”
Variante: Non sa Calamandrei che già oggi le condizioni dei lavoratori nelle città sono tanto privilegiate, in confronto a quelle dei lavoratori dei campi, che per difenderle sono mantenute in vigore le infami leggi fasciste sulla "disciplina delle migrazioni interne" (9 aprile 1931, n. 358) e "contro l'urbanesimo" (6 luglio 1939, n. 1092)? Non sa che, se venissero abolite queste leggi, che hanno ristabilito la servitù della gleba e il domicilio coatto per gli abitanti delle zone depresse, avremmo una tale invasione di turbe miserabili nelle città che nessun "sindaco santo"
Origine: Soprannome che identificava Giorgio La Pira, sindaco di Firenze dal 1951 al 1957 e dal 1961 al 1965.
Origine: Da La voce del cuore, Il Mondo, anno VI, numero 8, 23 febbraio 1954; riportato in Bibliotecaginobianco.it http://www.bibliotecaginobianco.it/?p=245&t=la-voce-del-cuore.
Ernesto Rossi 4
politico, giornalista e antifascista italiano 1897–1967Citazioni simili

“Lascia tutto e seguiti. (da Il mantello e la spiga, n. 6)”
Gommalacca

“C'è una pace lassù | oltre le stelle | e una luce che sa di eternità. (da Quanti anni ho, n. 4)”
Fly

“Seguire un punto | all'infinito | fino a che tutto | sia un po' più chiaro. (da Alla fine, n. 9)”
Chocabeck

“Mi difendo quando non mi so giustificare (da L'amore resta se c'è una fine n. 6)”
Il contrario dell'amore

“Riti di Purificazione dentro Stati di Gioia, | senza Luce né Oscurità. (da Stati di Gioia, n. 9)”
Il vuoto