“Divorata dal livido avoltoio, | Fatta un sacco d'ossami, | Grida Mimì al suo Rodolfo: «muoio, | Dimmi ancora che m'ami!» | E fa aprir le finestre e nei giardini | Di Nervi - ultima tappa – | Vede appesi gli aranci e i mandarini.”
da Hotel de la pension anglaise
Origine: Incipit di alcune opere, Poesie grigie, p. 81
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Origine: Da Sette mandarini, in Carla Sacchi Ferrero (a cura di), Le ricette del cuore, Blu Edizioni, 2007, pp. 124-125. ISBN 978-88-7904-043-3

“Muoio? E allora? Muoio avendo vissuto fino all'ultimo. Detesto le vie di mezzo.”
“Pregare è aprire, nella trama del tempo, delle finestre su Dio.”
Il canto del pane

“Attraverso le sue finestre vede la natura; la cornice delle finestre è anche la cornice di quella.”
Scritti e pensieri sulla musica
“A Roma non c'è da accumulare modernità in case labirintiche: c'è da aprire bene le finestre.”
Origine: Da Facci e il Sorrentino incompreso: non voleva fare un film su Roma http://www.liberoquotidiano.it/news/spettacoli/1251654/Facci-e-il-Sorrentino-incompreso----non-voleva-fare-un-film-su-Roma.html, Libero, 29 maggio 2013.

“[Ultime parole] Ho vissuto abbastanza, perché muoio non mai vinto.”