da Invito d'un solitario a un cittadino, p. 276
Poesie varie
“Leonardo da Vinci, per dipingere Medusa, si pose in casa tutta una nidiata di serpi vive; e Francesco Hayez per dipingere il Laocoonte, acquistò dei boa. Finito il quadro, che doveva farne dei serpenti?… Una sera, tra il chiaro e lo scuro, calò uno dei boa giù dai merli del palazzo di Venezia, e il rettile andò a scompigliare una processione che passava in quel punto: fu un fuggi fuggi generale, un urlo solo di spavento, un terrore.”
Origine: Grandi e piccole memorie, p. 133
Citazioni simili
ibidem
Lettres familières écrites d'Italie en 1739 et 1740
Origine: Citato in Canaletto, I Classici dell'arte, a cura di Cinzia Manco, pp. 181 – 188, Milano, Rizzoli/Skira, 2003. IT\ICCU\CAG\0608462 http://id.sbn.it/bid/LIG0013537
estate 2003; citato da Sergio Rizzo, Corriere della Sera http://www.corriere.it/politica/09_ottobre_04/rizzo-condoni_b7aa14ae-b0b3-11de-b562-00144f02aabc_print.html, 4 ottobre 2009
cap. 1, p. 8
La pittura veneziana