“Rizzandosi dunque il montone con le zampe dinanzi sopra la groppa della pecora, il buon Dafni si levava suso con le mani, e si serrava cotale alla svenevole su la schiena alla Cloe; e quando la bestia alzava uno zampino, egli ritirava una gamba; quando scontorceva il niffolo, egli stralunava gli occhi; quando fiutava, egli annasava; quando colpeggiava, egli batteva tutti i suoi colpi: ma dove il suo maestro colpiva sempre, egli non seppe mai dare nel bersaglio.”
da Ragionamento terzo
Gli Amori pastorali di Dafne e Cloe
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“[Georg Friedrich Händel] Egli è il maestro di tutti noi.”

Origine: Citato in Arthur M. Schlesinger Jr., I mille giorni di John Kennedy, MIlano, Rizzoli, 1966, p. 19.

Un minuto di saggezza nelle grandi religioni

Dal magistero episcopale, Cos'è per te credere?