“La grande religione americana della Bistecca.”

“Era grande quanto l'avambraccio di un uomo adulto, e dava l'aria di essere altrettanto forte.
L'orrendo avambraccio di un maschio robusto, venuto su a bistecche, abituato a lavori pesanti.”

Diego Cajelli (1971) fumettista e sceneggiatore italiano

Scolopendra Gigantea

“Ingerirà solo liquidi? Se è per questo si possono frullare splendide bistecche…”

Marco Pannella (1930–2016) politico e giornalista italiano

“Uno dei motivi della ribellione degli americani fu il sospetto che il governo della madrepatria volesse imporre alle colonie la Chiesa anglicana come religione di Stato. Nelle”

Emilio Gentile (1946) storico italiano

Il capo e la folla. La genesi della democrazia recitativa

“Lilli Greco non capisce, ma, che Dio lo benedica, | fra un bicchiere e una bistecca mi diverte.”

Francesco De Gregori (1951) cantautore italiano

da Marianna al bivio, n. 11
Alice non lo sa

“Ho comprato due bistecche irlandesi, mio figlio non riesce a digerirle perché non mastica l'inglese.”

Fichi d'India Duo comico italiano

“Tutte le grandi religioni iniziano come sogni.”

Ben Okri (1959) scrittore nigeriano

La tigre nella bocca del diamante

“Il suo peccato più grande quello di credere nella poesia come ad una religione.”

Eraldo Miscia (1920–1983) scrittore, poeta e critico letterario italiano

Profilo d'uomo

“Non ho mai cercato di diventare una parte della società bianca. Bisogna dimenticare le barriere di nazionalità, di religione, di razza. Io sono americano, capitalista, ma amo il mondo.”

Arthur Ashe (1943–1993) tennista statunitense

“Il vero demonio è quello che voi occidentali chiamate laicismo. Gli americani e i russi non hanno religione. Operano solamente per politica o per economia. Svincolati dalla religione sono i figli del male. Non credono neanche nella libertà. Anzi si servono di questa parola magica per comandare e dividersi il mondo.”

Francesco Grisi (1927–1999) scrittore, critico letterario e giornalista italiano

Origine: A futura memoria, p. 69

“I miei punti di riferimento sono i grandi scrittori ebrei americani come Saul Bellow e Bernard Malamud, il latino-americano Junot Diaz e l'indo-americana Jhumpa Lahiri. Aspetto con una certa trepidazione che questo filone decolli anche da noi.”

Antonio Muñoz Molina (1956) scrittore e saggista spagnolo