Frasi da libro
Iperione

Friedrich Hölderlin Titolo originale Hyperion oder Der Eremit in Griechenland (Tedesco, 1797)

Iperione o l'eremita in Grecia è un romanzo di Johann Christian Friedrich Hölderlin . Dopo averlo iniziato nel 1792, Hölderlin ne spedì un frammento alla rivista Thalia, con il titolo Fragment zum Hyperion nel 1794. Il primo volume fu poi pubblicato dall'editore Cotta nel 1797 e il secondo nel 1799.

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“Suoni pure per tutte le virtù l'ora estrema! Io sento per te, te, il canto del tuo cuore, o amata! e trovo vita immortale, ove tutto si spegne e appassisce.”

Friedrich Hölderlin libro Iperione

Origine: Iperione, p. 93

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“Se volevo cercarla con l'occhio, si faceva buio innanzi a me; se mi volevo volgere a lei con una paroletta, mi soffocava in gola.”

Friedrich Hölderlin libro Iperione

Origine: Iperione, p. 95

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“Sì, l'uomo è un sole che tutto vede e tutto trasfigura, quando ama; e se non ama è solo un'oscura dimora, ove arde un piccolo lume fumoso.”

Friedrich Hölderlin libro Iperione

Origine: Iperione, p. 101

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“La seconda figlia della bellezza è la religione. Religione è amore della bellezza. Il saggio ama proprio lei, la infinita, che tutto abbraccia; il popolo ama i suoi figli, gli dei, che gli appaiono in varie fogge.”

Friedrich Hölderlin libro Iperione

Origine: Iperione, p. 107

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“Vi è un tempo dell'amore come v'è un tempo in cui si vive nella culla felice. Ma la vita stessa ce ne sospinge fuori.”

Friedrich Hölderlin libro Iperione

Origine: Iperione, p. 116

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“Chi soffre un male estremo il male gli si addice.”

Friedrich Hölderlin libro Iperione

Origine: Iperione, p. 127