Frasi da libroIperione
Iperione o l'eremita in Grecia è un romanzo di Johann Christian Friedrich Hölderlin . Dopo averlo iniziato nel 1792, Hölderlin ne spedì un frammento alla rivista Thalia, con il titolo Fragment zum Hyperion nel 1794. Il primo volume fu poi pubblicato dall'editore Cotta nel 1797 e il secondo nel 1799.

„Vi sarà una sola bellezza, e umanità e natura si fonderanno in una universale divinità.“
— Friedrich Hölderlin, libro Iperione
Origine: Iperione, p. 119

„La prima figlia della bellezza umana, della bellezza divina è l'arte. In essa l'uomo divino ringiovanisce e si rinnova. Egli vuole sentire se stesso e perciò pone di fronte a sé la bellezza. Così l'uomo si diede i suoi dei, ché nel principio l'uomo e i suoi dei erano una sola cosa, poiché, ignota a se stessa, esisteva la bellezza eterna.“
— Friedrich Hölderlin, libro Iperione
Origine: Iperione, p. 107

„Solo quando le case e i templi sono ben morti, si arrischiano le fiere selvaggie nelle porte e per le strade.“
— Friedrich Hölderlin, libro Iperione
Origine: Iperione, p. 114

„Oh! un Dio è l'uomo allorché sogna, un mendicante quando riflette; […]“
— Friedrich Hölderlin, libro Iperione
Origine: Iperione, p. 24

„L'amore generò il mondo, l'amicizia lo rigenererà.“
— Friedrich Hölderlin, libro Iperione
Origine: Iperione, p. 89

„Non si conosce il cigno che naviga superbo, se giace sulla riva nel sonno.“
— Friedrich Hölderlin, libro Iperione
Origine: Iperione, p. 79

„Voi errate in alto, nella luce | su molle suolo, geni beati! | Splendenti aure divine | vi sfioran lievi, | come le dita dell'artista | sfioran le sacre corde | Sciolte dal fato, come il dormiente | poppante respirano i celesti; | pudico avvolto | in boccio timido | fiorisce eterno | a lor lo spirito | e gli occhi beati | guardano in calma chiarezza eterna. | Ma a noi è dato | in nessun luogo posare; | scompaion, cadono | soffrendo gli uomini | ciecamente | di ora in ora, | com'acqua da masso | a masso lanciata | senza mai fine, giù nell'ignoto.“
— Friedrich Hölderlin, libro Iperione
Origine: Iperione, p. 181-182

„Il fuoco si leva in forme gioiose dalla culla oscura, in cui dormiva, e la sua fiamma si innalza e ricade e nuovamente erompe e si avvolge festosa, finché la sua materia è consunta, e allora fuma e lotta e si spegne: ciò che rimane è cenere.“
— Friedrich Hölderlin, libro Iperione
Origine: Iperione, p. 61

„Felice l'uomo a cui una patria fiorente dà gioia e forza al cuore.“
— Friedrich Hölderlin, libro Iperione
Origine: Iperione, p. 22