Frasi da libro

Le benevole

“Era questo che non riuscivo ad afferrare: l'enorme assoluta sproporzione tra la facilità con cui si può uccidere e la grande fatica che si deve fare a morire. Per noi era un'altra sporca giornata di lavoro; per loro la fine di tutto.”

“Mi spieghi, per favore, cosa intende per razza. Perché per me è un concetto scientificamente indefinibile e quindi privo di valore teorico.”

“Non era solo la questione di mia sorella; era più di così, era l'intero corso degli eventi, la miseria del corpo e del desiderio, le decisioni che si prendono e sulle quali non si può tornare, il senso stesso che si sceglie di dare a quella cosa che chiamiamo, forse a torto, la nostra vita.”

“Prima ho parlato della paura: quel che provavo allora non lo chiamerei paura, comunque non una paura schietta e consapevole, era un disagio quasi fisico, come un prurito che non si può grattare, concentrato sulle parti cieche del corpo, la nuca, la schiena, le natiche.”

“Se stavamo commettendo un'ingiustizia, bisognava pensarci su, e decidere se era necessaria e inevitabile, o se era solo il risultato della faciloneria, della pigrizia, della mancanza di riflessione.”

“Il sangue trasmette una propensione alle malattie cardiache; se trasmette anche una propensione al tradimento, nessuno è mai riuscito a dimostrarlo.”

“Gli omosessuali gli fanno paura, li odia, Pensa che un omosessuale ereditario possa contaminare con la sua malattia decine di giovani, e che allora tutti quei giovani saranno perduti per la razza.”

“In mezzo a quei tizi avevo l'aria di un intellettuale un po' complicato, e restavo abbastanza isolato. Il che non mi dava fastidio: dell'amicizia con gente rozza ho sempre fatto a meno.”

“Volevo chiudere gli occhi, o coprirli con una mano, e al tempo stesso volevo guardare, guardare a sazietà e tentare di comprendere con lo sguardo quella cosa incomprensibile, lì, davanti a me, quel vuoto per il pensiero umano.”

“Voltando le spalle al pilota e alla muta scatenata, mi misi a singhiozzare: le lacrime mi si gelavano sul viso, piangevo per la mia infanzia, per quel tempo in cui la neve era un piacere senza fine, in cui una città era uno spazio meraviglioso per vivere e una foresta non era ancora un posto comodo per uccidere la gente.”

“Volevo semplicemente augurarle di sopravvivere a questa guerra per risvegliarsi fra vent'anni, ogni notte, urlando. Spero che lei non riesca a guardare i suoi figli senza vedere i nostri che ha assassinato.”

“Fin dagli albori della storia umana, la guerra è sempre stata considerata il male più grande. Ma noi avevamo inventato qualcosa al cui confronto la guerra finiva per sembrare pulita e pura.”