“[A proposito di Gilles Villeneuve] Lui voleva correre. Correva sempre. Gli dava piacere fisico farlo. Ovunque, comunque… Lo ricordo dopo le qualifiche di Anderstorp '78. Eravamo in macchina io e lui. Per arrivare all'albergo dovevamo attraversare un bosco di betulle e lui inscenò una sorta di prova speciale di un rally: sempre in controsterzo a 180 km/h; io avevo una fifa boia mentre lui sorrideva.” Mauro Forghieri (1935) ingegnere italiano dall'intervista di Mario Donnini, AutoSprint, n.° 19, anno XLVI Sul piacere , Macchine
“Io ho avuto la fortuna di iniziare a correre nel '74, quando i rally erano diversi, più belli e formativi. Ci vogliono costanza, pazienza, determinazione, astuzia. E si deve essere bravi promotori di se stessi.” Luigi Pirollo (1954) sportivo italiano Pazienza
“Nel '73 con i primi guadagni mi comprai una Lancia Fulvia Montecarlo da rally, ma non ci dormivo la notte per la paura di aver fatto il passo troppo lungo. E la rivendetti.” Pietro Mennea (1952–2013) atleta e politico italiano Sulla paura , Notte
“[«(…) Non sembri essere attratta dalle piste, dalla velocità (…)»] La pista, vedi, mi annoia. Non mi piace passare e ripassare trenta, quaranta volte nello stesso posto […]. E poi non mi attira neppure la bagarre: in un rally corro soprattutto contro me stessa più che contro gli altri. Ho un carattere piuttosto indipendente.” Michèle Mouton (1951) pilota di rally francese