Frasi di Markus Zusak

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“«Devi capire una cosa, Ed.»
«Cosa?»
E poi, cauta, lo dice: «Che tu ci creda o no… bisogna provare un amore profondo per odiarti come ti odio io».
Tento di comprendere.”

“UN SEMPLICE FATTO”

“REAZIONE AL SUMMENZIONATO FATTO”

“Ho lasciato le mie impronte sul mondo, per quanto piccole.”

“Si domandò quando esattamente i libri e le parole avessero incominciato a significare non solamente qualcosa, ma tutto.”

“Da una finestra della Himmelstrasse le stelle mi hanno acceso un fuoco negli occhi.”

“Con un sorriso così, non hai bisogno di occhi.”

“Avete mai notato che gli idioti hanno un sacco di amici?”

“«Gli affari non vanno bene, ultimamente?»
«Vuoi la verità?» Il vetro dei suoi occhi si frantuma e mi punge. «È una vera merda.»
A questo punto, non posso più trattenermi. «Può davvero esprimersi così? Anche se è consacrato e robe simili?»
«Come? Perché sono un prete, intendi?» Beve anche il fondo del caffè. «Certo che sì. Dio sa riconoscere le cose importanti.»”

“La paura è la strada.
La paura è ogni singolo passo.”

“è impeccabile il modo in cui la verità può essere brutale, a volte. Non si può che ammirarla. Di solito ce ne andiamo in giro tentando di convincere noi stessi: "sto bene", diciamo. "è tutto ok". Ma a volte la verità ti piomba addosso, e non puoi liberartene. è in quei momenti che ti rendi conto che talvolta non è nemmeno una risposta… ma una domanda.”

“Quando dici una bugia, dopo devi essere coerente. Lo sanno tutti.”

“Personalmente, penso che il sesso dovrebbe essere come la matematica.
A scuola.
Nessuno ci resta male, se fa schifo in matematica. Addirittura, c’è gente che va in giro a vantarsene: «Sì, scienze e letteratura non mi dispiacciono, ma in matematica faccio proprio cagare». E qualcun altro ride e risponde: «Sì, anch’io. Non capisco niente di quei logaritmi di merda».
Bisognerebbe poter dire lo stesso anche del sesso.
Dovremmo poter affermare, orgogliosi: «Sì, non capisco niente di quegli orgasmi del cazzo. Me la cavo in tutto il resto, ma, quando si tratta di quello, non so da che parte cominciare».
Ma nessuno lo fa.
Non si può.
Non possiamo soprattutto noi uomini.”

“Sì in questo mondo ho visto accadere tantissime cose. Ho assistito ai peggiori cataclismi e lavorato per gli uomini più scellerati. Ma ci sono stati anche altri momenti. Ci sono storie (una manciata, come ho già detto) alle quali consento di distrarmi dalla fatica, come faccio con i colori. Le raccolgo nei luoghi più disparati e improbabili, e mi assicuro di non dimenticarmene mai, mentre lavoro. La Ladra di Libri è una di queste storie.”

“Non rendetemi felice. Non riempitemi, per favore, non lasciate che mi persuada che qualcosa di buono possa venire fuori da tutto ciò. Guardate i miei lividi. Guardate questo taglio. Vedete il taglio che ho nel cuore? Lo vedete allargarsi proprio sotto i vostri occhi, lo vedete consumarsi? Non voglio più sperare. Non voglio pregare che Max sia sano e salvo. O alex Steiner. Il mondo non li merita.”

“Saukerl", rise lei, e, mentre alzava una mano, fu assolutamente certa che anche lui, nel medesimo istante, la chiamasse Saumensch. Credo che sia la cosa più prossima all'amore cui sappiano giungere degli undicenni.”

“È impeccabile il modo in cui la verità può essere brutale, a volte. Non si può che ammirarla.”

“In tutta sincerità, mi sforzo di prendere la faccenda allegramente, anche se, a dispetto delle mie proteste, la maggior parte delle persone trova difficile credermi. Per favore, fidati di me. Posso davvero essere allegra. Posso essere amabile. Affettuosa. Affabile. E queste sono solo le parole che cominciano per A. Non chiedermi però di essere bella: essere bella non è da me.”

“Non è questo posto, penso. Sono le persone.
Saremmo stati gli stessi anche altrove. Ovunque.”

“«Tu sei il mio migliore amico, Ed».
«Lo so.»
Si può uccidere un uomo con una frase come questa.”

“Intanto che i bambini ballano nel giardino, sotto il cielo della notte e sotto le luci di Natale, noto qualcosa.
Lua e Marie si stanno tenendo per mano.
Sembrano così felici, in questo istante, mentre osservano i loro figli, e le luci sulla vecchia casa di eternit.
Lua bacia Marie.
Un bacio delicato, sulle labbra.
Marie ricambia.
A volte, le persone sono belle.
Non per l’aspetto.
Non per quello che dicono.
Semplicemente, per quello che sono.”

“«Certo che sei reale», leggo, «come lo è qualunque pensiero, qualunque storia. Diventa tutto reale quando tu ci sei dentro.»”

“Prima i colori.”

“L'interrogativo che devi porti è: che colore assumerà ogni cosa nell'istante in cui verrò da te?”

“Ho visto la ladra di libri tre volte.”

“Da che cosa dovrei svagarmi?”

“Come ho accennato la mia unica salvezza è lo svago. Mi mantiene sana di mente.”

“Potrei presentarmi in modo appropriato, certo, ma non mi pare necessario. Potrai conoscermi abbastanza bene o piuttosto in fretta, dipende da alcune variabili. Ti basti sapere che a un certo punto sarò lì di fronte a te, più cordiale che potrò. Ti terrò l'anima in pugno. Un colore farà capolino dalla mia spalla, e ti porterò via con me, con dolcezza.”

“Somewhere in all the snow, she could see her broken heart, in two pieces.”

“The sky is blue today, Max, and there is a big long cloud, and it's stretched out, like a rope. At the end of it, the sun is
like a yellow hole…”

“But then, is there cowardice in the acknowledgment of fear? Is there cowardice in being glad that you lived?”

“And I stop listening to me, because to put it bluntly, I tire me.”

“The day was gray, the color of Europe.”

“I had to decide what I was going to do, and what I was going to be.
I was standing there, waiting for someone to do something, till I realised the person I was waiting for was myself.”

“If only she could be so oblivious again, to feel such love without knowing it, mistaking it for laughter and bread with only the scent of jam spread on top of it. It was the best time of her life.”

“So many humans.
So many colors.”

“I realize that nothing belongs to her anymore and she belongs to everything.”

“We both laugh and run and the moment is so thick around me that i feel like dropping into it to let it carry me.”

“Why can’t the world hear? I ask myself. Within a few moments I ask it many times. Because it doesn’t care, I finally answer, and I know I’m right. It’s like I’ve been chosen. But chosen for what? I ask.”

“… to swear with a ferocity that can only be described as a talent.”

“It's much easier, she realized, to be on the verge of something than to actually be it.”

“The Gunman is useless. I know it. He knows it. The whole bank knows it.”

“Competence was attractive.”

“… And the boy whose hair remained the color of lemons forever.”

“It was the beginning of the greatest Christmas ever. Little food. No presents. But there was a snowman in their basement.”

“Why me?' I ask God.
God says nothing.
I laugh and the stars watch.
It's good to be alive.”

“I guess that’s the beauty of books. When they finish they don’t really finish.”

“The point is, Ilsa Hermann had decided to make suffering her triumph. When it refused to let go of her, she succumbed to it. She embraced it.”

“You might well ask just what the hell he was thinking. The answer is, probably nothing at all. He'd probably say he was exercising his God-given right to stupidity.”

“They'd been standing like that for thirty seconds of forever.”

“Clearly," said Arthur,"you're an idiot- but you're our kind of idiot. Come on.”

“If I ever leave this place-
I'll make sure I'm better HERE first.”

“And they would all smile at the beauty of destruction.”

“He killed himself for wanting to live.”

“You want to know what I truly look like? I'll help you out. find yourself a mirror while I continue.”

“First the colours.
Then the humans.
That’s usually how I see things.
Or at least, how I try.”

“Oh, come on, Arthur."
"I don't want to hear it, Andy."
"Jesus Christ"
"He doesn't want to hear it, either.”