Quinto Orazio Flacco: Frasi popolari (pagina 5)

“Da bravo, bene, benissimo.”

“Che la dea signora di Cipro
e i Dioscuri fulgide stelle,
e il padre dei venti
con l'unico soffio di Iàpige
ti proteggano, o nave
che trasporti Virgilio: incolume
sbarcalo sulle rive dell'Attica
e salva la metà dell'anima mia”

“Robusto e col petto coperto di triplice corazza era colui che primo affidò al crudele oceano una fragile nave.”

“Non vi è nulla di difficile per i mortali.”

“La pallida morte batte ugualmente al tugurio del povero come al castello dei re.”

“La brevità della vita ci vieta di concepire speranze a lungo termine.”

“Domani torneremo a navigare l'immenso mare”

“Lascia il resto agli dei.”
Permitte divis cetera.

“Con la pazienza si rende più tollerabile ciò che non si riesce a correggere.”

“Cammini sui carboni accesi nascosti dalla cenere ingannatrice.”

“Tutti siamo spinti in uno stesso luogo.”

“Chiunque ama l'aurea via di mezzo, evita, sicuro, sia lo squallore del vile tugurio sia, frugale, lo splendore della reggia invidiata.”

“Le folgori colpiscono i monti più alti.”

“Perché affatichi con propositi immortali l'animo, che è tanto da meno?”

“Ohimé, Postumo, Postumo, fuggono veloci gli anni!”

“Non c'è vita lieta del tutto.”

“Disprezzo il volgo dei profani, e lo scaccio. Tacete.”

“La virtù sprezza e a volo abbandona la compagnia della plebe e le paludi della terra.”

“L'uomo giusto e tenace di propositi non riusciranno a smuovere dal suo fermo pensiero né il malo furore di prepotenti cittadini né il fiero viso di minaccioso tiranno.”