Quinto Orazio Flacco: Frasi popolari

“Un'inquietudine impotente ci tormenta, e andiamo per acque e terre inseguendo la felicità. Ma ciò che insegui è qui, se non ti manca la ragione.”

“Era notte e la luna splendeva nel cielo sereno.”

“Non maggior pazzìa la tua sarebbe recar legna al bosco.”

“Fede, pace, onore e il pudore antico, la virtú smarrita osano ora tornare.”

“Diventa affar tuo, quando la parete del vicino va a fuoco.”
Nam tua res agitur, paries cum proximus ardet.

“Cogli il giorno presente confidando il meno possibile nel futuro.”

“Ragazzo, odio il lusso persiano.”

“Il popolo mi fischia, ma io mi applaudo da me, a casa mia, quando contemplo le mie ricchezze in cassaforte.”

“Nei momenti difficili ricordati di conservare l'imperturbabilità, e in quelli favorevoli un cuore assennato che domini la gioia eccessiva.”

“Quante sono le teste al mondo, altrettanti sono gli interessi.”

“La poesia è come la pittura.”

“Cogli felice i doni di questo momento.”

“Come succede, o Mecenate, che nessuno viva contento di quella condizione ch'egli stesso si scelse o che il caso gli dette, e invidii invece coloro che le altre abbracciarono?”

“Non cercar di sapere quel che avverrà domani.”

“Questo perdono ci chiediamo e ci concediamo a vicenda.”

“Quell'angolo di terra mi sorride più di qualunque altro.”

“Perché nessuno nasce senza vizi, e ottimo è colui che è travagliato dai più leggeri.”

“Ciò che verrà domani | non chiedere, e ogni giorno | che ancora ti darà la sorte, prendilo | come un guadagno.”

“Scaccia pure con un forcale la tua indole, tornerà ugualmente.”