“Si stupiva anche delle accese requisitorie, alle quali si abbandonava sovente, contro l'aristocrazia, la vita mondana, lo snobismo, "certamente il peccato al quale pensa san Paolo quando parla del peccato per cui non c'è remissione."”
1963
Alla ricerca del tempo perduto, Dalla parte di Swann
Marcel Proust 209
scrittore, saggista e critico letterario francese 1871–1922Citazioni simili

“È un vero peccato che impariamo le lezioni della vita solo quando non ci servono più.”

“Mio Dio, tutte le donne pubbliche con le quali ho peccato, beatele!”
da Diario intimo

cap. 6
All things considered
da Conflict and Light, Sheed and Ward, 1952
Ef 2,1). La persona morta a causa del peccato era già stata concepita nell'iniquità e dopo un certo tempo il travaglio di morte si è abbattuto su di lei. La nascita nel peccato è una condanna e una vera e propria morte che il peccatore avverte dentro di sé. Ma Cristo ha strappato il peccato dalla viscere del peccatore e così ci ha riscattati da una morte inevitabile. Egli è entrato al posto del peccato nelle profondità del nostro essere e ha preso corpo nella nostra più recondita intimità. La creatura che noi siamo è stata rinnovata: dopo che la morte ha dominato su di noi, ora regna in noi la vita, e il travaglio di morte è stato mutato nella gioia della vita e della liberazione. Cristo si è sottoposto alla morte per salvarci da una simile morte e sta ancora continuando la sua opera di salvezza.