Frasi di Matta El Meskin
Matta El Meskin
Data di nascita: 20. Settembre 1919
Data di morte: 8. Giugno 2006
Matta El Meskin, al secolo Yūsuf Iskandar , è stato un monaco egiziano, igumeno del monastero di San Macario il Grande, deserto di Scete, dal 1969 alla morte.
L'igumeno Matta El Meskin non è solo una delle maggiori figure della storia contemporanea della chiesa copta ortodossa ma anche un autore spirituale noto e apprezzato in tutto il mondo, tradotto in quattordici lingue.
Frasi Matta El Meskin
„Scopo del pentimento non è che noi siamo giustificati davanti a Dio per mezzo del rimorso e la repressione esterna del peccato mediante atti di penitenza e di mortificazione della carne; scopo del pentimento è invece che noi siamo santificati interiormente dallo Spirito di Cristo – "perché sia distrutto il corpo del peccato“
Rm 6,6) – e liberati dal peccato stesso nel profondo della coscienza, che il potere e la paura del peccato svaniscano e che la grazia possa essere di guida agli impulsi della coscienza, possa tenere a freno le azioni della carne, controllare l'insorgere dei pensieri, disciplinare l'ascesi, mescolarsi all'austerità e addolcire il dolore.
„Ciò che veramente costerna l'anima non sono le sue perdite e i suoi fallimenti, l'arresto della preghiera e dello sforzo, la paura dell'abbandono di Dio, ma il sentimento che Dio stesso sia diventato per lei un avversario che si compiace del suo dolore, della sua tristezza e delle sue lacerazioni!“
L'esperienza di Dio nella preghiera
„Se solo avessimo conosciuto che Cristo è venuto per "giustificare l'empio" Rm 4,5) e per chiamare "mia diletta quella che non era la diletta“
Rm 9,25); se solo fossimo sicuri di questo, rinunceremmo immediatamente a tutta la nostra giustizia, a tutta la nostra falsa pietà, a ogni ostentazione forzata, e le deporremmo all'istante come cose empie e non giudicheremmo i nostri peccati come troppo gravi per essere lavati dal sangue di Cristo e la nostra impurità come un carico troppo pesante per il suo amore.
„Gesù Cristo è venuto nel mondo per salvare i peccatori! Sì, il peccatore! Il peccatore non è altro che un ammasso di immondezza unita a lussuria, malvagità, vanità e alla penosa esperienza della dissolutezza. Proprio il peccatore, ripugnante a se stesso e a gli altri, è la causa della venuta di Cristo nel mondo.“
Comunione nell'amore, Il pentimento
„Oh, se soltanto i peccatori sapessero di essere l'opera di Dio e la gioia del suo cuore! "Siamo opera delle sue mani“
Ef 2,10). Se il peccatore fosse sicuro che la sua condizione agli occhi di Dio è sempre stata tra le preoccupazioni dell'Onnipotente ed è stata presa in considerazione fin dall'eternità, e che la mente di Dio di è data pensiero nel corso dei secoli del uso ritorno, e che i cieli e quanto contengono restano in attesa della sua conversione, allora non si vergognerebbe mai di se stesso, non disprezzerebbe la propria possibilità di conversione, non rimanderebbe il suo ritorno.