Frasi su figlie
Una raccolta di frasi e citazioni sul tema figlio.
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„[…] cosa significa davvero diventare genitori? Lo si diventa biologicamente o quando si riconosce con un gesto simbolico il proprio figlio assumendosi nei suoi confronti una responsabilità illimitata? Le due cose non si escludono ovviamente, ma senza quel gesto la generazione biologica non è un evento sufficiente a fondare la genitorialità. […] Generare un figlio non significa già essere madri o padri. Ci vuole sempre un supplemento ultra- biologico, estraneo alla natura, un atto simbolico, una decisione, un'assunzione etica di responsabilità. Un padre e una madre biologica possono generare figli disinteressandosi completamente del loro destino. Meritano davvero di essere definiti padri e madri? E quanti genitori adottivi hanno invece realizzato pienamente il senso dell'essere padre e dell'essere madre pur non avendo alcuna relazione biologico-naturale coi loro figli?“
— Massimo Recalcati psicoanalista italiano 1959
Origine: Da Si fa presto a dire famiglia http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2016/05/01/si-fa-presto-a-dire-famiglia56.html, la Repubblica, 1° maggio 2016.

„Beato te, Simone figlio di Giona, perché né la carne né il sangue te l'hanno rivelato [che io sono il Cristo], ma il Padre mio che sta nei cieli. E io ti dico: Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli, e tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli.“
— Gesù fondatore del Cristianesimo -7 - 30 a.C.
16, 17 – 19

„Credi forse che sarei stato maggiormente grato a tua madre se, anziché farmi te e tuo fratello, avesse scritto un bellissimo romanzo?“
— Joseph De Maistre filosofo, politico e diplomatico italiano 1753 - 1821
da una lettera alla figlia; citato nella Prefazione di Alfredo Cattabiani a J. De Maistre, Le Serate di San Pietroburgo, Rusconi Editore

„Scrissi col lapis, sopra la punteggiatura, come vogliono appunto le convenzioni internazionali che tutelano il diritto delle genti: "Signora, robustizza pacco pentachìlo a 1/2 cedola all'uopàta evitando medicincarte et infiammabili. Pàccami lancorredo, sigartabacco e seccacastagne. Se però credi castagne ben cotte possano giovare al bambino, non inviarle. Non mi manca niente. Di una sola cosa ti prego: che la sera della vigilia di Natale tu imbandisca la tavola nel modo più lieto possibile. Fai schiodare la cassa delle stoviglie e quella della cristalleria; scegli la tovaglia migliore, quella nuovissima piena di ricami; accendi tutte le lampade. E prepara un grosso albero di Natale con tante candeline, e prepara con cura il presepe vicino alla finestra, come l'anno scorso. Signora, io ho bisogno che tu faccia questo. Il mio pensiero ogni notte varca il reticolato: lo so, ti riesce difficile figurarti il mio pensiero che varca il reticolato. Il pensiero è un soffio di niente e non ha volto: e allora figurati che io stesso, ogni notte, esca dal recinto. Figurati un Giovannino leggero come un sogno e trasparente come il vento delle serenissime e gelide notti invernali. Io, ogni notte, approfitto del sonno degli altri e mi affido all'aria e trasvolo rapido gli sconfinati silenzi di terre straniere e città sconosciute. Tutto è buio e triste sotto di me, e io affannosamente vado cercando luce e serenità. Rivedo la Madonnina del Duomo, ma le strade e le piazze non sono più quelle di un tempo, e stento a ritrovare il nostro quarto piano. Signora, non dire che sono il solito temerario se entro in casa dal tetto: anzi, loda la mia prudenza se non mi avventuro lungo le macerie della scala. E poi il tetto è scoperchiato e si fa più presto. Riconosco lo scheletro delle nostre stanze e ricerco i nostri ricordi nascosti sotto i rottami dei muri crollati. Tutto è buio, freddo e triste anche qui, e soltanto se la luna mi assiste riesco a scoprire sui brandelli delle tappezzerie che ancora pendono alle pareti, i riquadri chiari e la topografia dei nostri mobili. Per le strade deserte, cammina soltanto la paura vestita di luna. Su un brano di tappezzeria dell'ex-anticamera vedo un fiorellino. Uno strano fiore nero a cinque petali. Signora, rammenti quando Albertino decorò le nostre stanze con la piccola sciagurata mano intinta nell'inchiostro di China? Inutilmente vado a ricercare vestigia di giorni lieti fra le pareti dell'ufficio; le pareti non ci sono più, e il grande edificio è un cupo mucchio di cemento annerito dal fumo. Fuggo dalla città buia e silenziosa, e rivedo i luoghi dove, zitella, tu mi conoscesti zitello. Ma anche qui è squallida malinconia, e io mi rifugio alla fine nella casupola dove si accatastano i miei ultimi effetti e i miei primi affetti. Tu dormi, Albertino dorme, mia madre, mio padre dormono. Tutti dormono, e cercano forse di ritrovare in sogno il mio ignoto, lontano rifugio. I nostri mobili si affollano disordinatamente nelle esigue stanze immerse nell'ombra, e dentro le polverose casse del solaio le parole dei miei libri si sono gelate. Signora, io cerco un po' di luce, un po' di tiepida serenità, e invece non trovo che buio e freddo, e non posso ravvisare nel buio il volto di mio figlio, e sui laghi e sulle spiagge tutto è spento e abbandonato, tutto è silenzio, e io rinavigo verso il recinto e torno al mio pagliericcio portando il gelo nelle ossa del numero 6865. Signora, bisogna che, almeno la notte di Natale, il mio pensiero, fuggendo dal recinto, possa trovare un angolo tiepido e luminoso in cui sostare. Voglio tanta luce: voglio rivedere il vostro volto, voglio rivedere il volto dell'antica serenità. Altrimenti che gusto c'è a fare il prigioniero?" Qui ebbi la sensazione che le 24 righe stessero per finire, e mi interruppi. Le righe erano in effetti 138, e io avevo riempito le 24 mie, le 24 della risposta e altri cinque foglietti che stazionavano nei paraggi. Con estrema cura cancellai tutto e ricominciai da capo: "Signora, robustizza pacco pentachìlo a 1/2 cedola all'uopàta evitando medicincarte et infiammabili. Pàccami lancorredo, sigartabacco…"“
— Giovannino Guareschi scrittore italiano 1908 - 1968
Origine: Diario clandestino, pp. 31 a 34
„A colei che ha appena letto questa storia e sta per chiudere il libro, dico: non lo dimenticare, aiutami, lascia che risuoni in te il mio grido e quello di tante altre donne, tutte quelle che la legge dimentica e tradisce, dove il diritto è fatto dagli uomini e per gli uomini, che le considerano meno che bestie e rubano loro corpo, anima e figli. Reclamo per questo paese il diritto d'ingerenza. Non voglio che obblighino mio figlio Marcus a sposarsi quando avrà tredici anni, che gli comperino una moglie come fosse un oggetto, con passaporto come accessorio. Marcus quest'anno compirà sei anni, Nadia ventisei. Nadia, mia sorella, è una piccola lacrima solitaria in questa immensa sofferenza del mondo. Per me brillerà sempre. Questo racconto è dedicato a lei, e a mio figlio. Non cederò mai, Nadia, te l'ho promesso. Marcus, un giorno sarai mio figlio, te lo giuro!“
— Zana Muhsen scrittrice inglese 1965
Vendute

„Il Papa sostiene, con ostinato candore, che si deve difendere la famiglia naturale. Ma cosa intende per natura, viene da chiedere. Ogni normativa sociale, se guardiamo bene, va contro natura. Nel mondo naturale il più grosso mangia il più piccolo, il più robusto schiavizza il più debole, le madri si accoppiano con i figli, i padri con le figlie, i fratelli con le sorelle. In natura non esiste morale, se per morale intendiamo prescrizioni che gli uomini si scelgono per vivere nello stesso Paese, nella stessa città, nella stessa casa, senza scannarsi a vicenda. Proprio per difendere la famiglia artificiale creata dall'uomo, sono state stabilite discipline che impediscono il vivere selvaggio del nucleo originale.“
— Dacia Maraini scrittrice italiana 1936

„La vita è preziosa solo perché ha una fine. Voi mortali non sapete quanto siete fortunati.“
— Rick Riordan scrittore statunitense 1964
libro Eroi dell'Olimpo - 2. Il figlio di Nettuno

„Amate tanto il buon Dio figlie mie. Sta tutto in questo.“
— Bernadetta Soubirous religiosa e mistica francese 1844 - 1879
Le parole di Bernadette

„[Dialogo tra Severus Piton e Albus Silente, Piton parla di Harry]
Silente aprì gli occhi. Piton era sconvolto.
«L'hai tenuto in vita perché possa morire al momento giusto?»
«Non esserne stupito Severus. Quanti uomini e donne hai visto morire?»
«Di recente, solo quelli che non sono riuscito a salvare» rispose Piton. Si alzò. «Tu mi hai usato […] Ho fatto la spia per te, ho mentito per te, ho corso rischi mortali per te. Credevo che servisse a proteggere il figlio di Lily Potter. Adesso mi dici che l'hai allevato come una bestia da macello…»
«Ma è commovente, Severus» osservò Silente, serio.«Ti sei affezionato al ragazzo, dopotutto?»
«A lui?» Urlò Piton «Expecto Patronum!»
Dalla punta della sua bacchetta affiorò la cerva d'argento: atterrò sul pavimento dell'ufficio, fece un balzo e si tuffò fuori dalla finestra. Silente la guardò volar via e quando il suo bagliore argenteo svanì si rivolse a Piton, con gli occhi pieni di lacrime.
«Dopo tutto questo tempo?»
«Sempre» rispose Piton.“
— J. K. Rowling, libro Harry Potter e i Doni della Morte
cap. 33
Harry Potter e i Doni della Morte

„Il razzismo è ciò che trasforma le differenze in disuguaglianze.“
— Tahar Ben Jelloun, libro Il razzismo spiegato a mia figlia
libro Il razzismo spiegato a mia figlia: I nuovi razzismi in Italia

„Frank odiava i pasticcini. Odiava i serpenti. E odiava la propria vita. Non necessariamente in quest’ordine.“
— Rick Riordan scrittore statunitense 1964
libro Eroi dell'Olimpo - 2. Il figlio di Nettuno

„Vedevo che quando Steven, da bambino, recitava il ruolo di principe azzurro, sua madre gli sorrideva. La madre, naturalmente, era compiaciuta ed eccitata, lui era il suo principe azzurro. Il padre invece sembrava imbarazzato dal comportamento del bambino e andava in collera con lui. Io vedevo chiaramente che il padre di Steven risentiva del rapporto speciale che c'era tra il ragazzo e la madre. Una situazione di questo tipo si sviluppa quando il rapporto fra i genitori è insoddisfacente. Sentendo la mancanza di qualcosa che il marito non le può dare, la madre si rivolge al figlio per avere soddisfazione. Supporrei che questo qualcosa sia l'emozione dell'amore romantico, ovvero la promessa che il principe azzurro fa, anche se non può rispettarla. Ma qual è l'incentivo che la madre dà al figlio perché reciti per lei questo ruolo? L'incentivo è l'offerta di un rapporto speciale con la madre, che porta una promessa di vicinanza e intimità.“
— Alexander Lowen psicoterapeuta, medico e psichiatra statunitense 1910 - 2008
Origine: Il narcisismo. L'identità rinnegata, p. 95

„I tuoi figli non sono tuoi figli. Sono i figli e le figlie della fame che la Vita ha di sé stessa… Cercherete d'imitarli, ma non potrete farli simili a voi.“
— Khalil Gibran poeta, pittore e filosofo libanese 1883 - 1931
Il Profeta

„Vedrai, figlio mio, con quanta poca sapienza si possa reggere il mondo.“
— Axel Oxenstierna politico svedese 1583 - 1654
citato in Giuseppe Fumagalli, Chi l'ha detto?, Hoepli, 1921, p. 189

„I padri e le madri sono tipi strani: anche se il figlio è il più orribile moccioso che si possa immaginare, sono convinti che si tratti di un bambino stupendo.
Niente di male: il mondo è fatto così. Ma quando dei genitori cominciano a spiegarci che il loro orrendo pargolo è un autentico genio, viene proprio da urlare: — Presto, una bacinella! Ho una nausea tremenda!“
— Roald Dahl, libro Matilde
Matilda

„Credo siano molti i padri, in giro per il mondo, ad aver sperimentato il rifiuto più crudele, più spietato di tutti: i loro figli sono diventati tifosi della squadra sbagliata. Quando mi metto a considerare l'ipotesi di fare un figlio, cosa che mi succede sempre più spesso man mano che il mio orologio biologico si avvicina alla mezzanotte, mi rendo conto di aver davvero paura di questo tipo di tradimento. Cosa farei se mio figlio o mia figlia decidessero, all'età di sette o otto anni, che papà è un pazzo e che il Tottenham o il West Ham o il Manchester United sarà la loro squadra? Come affronterei la faccenda? Riuscirei a comportarmi da genitore, accettando il fatto che l'epoca di Highbury sia finita, e comprerei un paio di abbonamenti a White Hart Lane o a Upton Park? Neanche per sogno. Sono io stesso troppo infantile nei riguardi dell'Arsenal per sottostare ai capricci di un bambino; spiegherei a lui o a lei che, pur rispettando qualsiasi decisione di questo tipo, se, come è ovvio, desiderassero veder giocare la loro squadra, dovrebbero farlo da soli, pagando di tasca loro e andandoci con le loro gambe. Questo servirebbe a svegliare un po' i mocciosi.“
— Nick Hornby scrittore inglese 1957
Origine: Febbre a 90, pp. 127-128

„Così Dolly del mare profondo | e il figlio del figlio dei fiori | si danno la mano e ritornano a casa, | tornano a casa dai genitori.“
— Francesco De Gregori cantautore italiano 1951
da L'uccisione di Babbo Natale, n. 3
Bufalo Bill

„Solo quando avrai un figlio capisci i genitori, | questa vita la apprezzi solo quando muori.“
— Fabri Fibra rapper, produttore discografico e scrittore italiano 1976
da Nessuno lo dice, n. 5
Casus belli