Frasi di Giovannino Guareschi
Giovannino Guareschi
Data di nascita: 1. Maggio 1908
Data di morte: 22. Luglio 1968
Giovannino Guareschi è stato uno scrittore, giornalista, umorista e caricaturista italiano.
È uno degli scrittori italiani più venduti nel mondo: oltre 20 milioni di copie, nonché lo scrittore italiano più tradotto in assoluto.
La sua creazione più nota, anche per le trasposizioni cinematografiche, è don Camillo, il "robusto" parroco che parla col Cristo dell'altare maggiore, che ha come antagonista l'agguerrito sindaco Peppone nel paesino di Brescello, bassa padana emiliana, fra il Po e la via Emilia.
Lavori
Frasi Giovannino Guareschi
„Contrordine compagni! La frase pubblicata sull'Unità: "Bisogna fare opera di rieducazione dei compagni insetti", contiene un errore di stampa e pertanto va letta: "Bisogna fare opera di rieducazione dei compagni inetti."“
dal Candido, 31 gennaio 1954
Le vignette Obbedienza pronta, cieca e assoluta
„… sono un uomo comune e quindi mi pare, parlando di me e dei miei, di fare un po' la storia dei milioni e milioni di uomini comuni che, con la loro assennata mediocrità, tengono in piedi la baracca di questo mondo. Quella baracca che gli uomini "eccezionali", gli uomini "fuori dal comune" tentano di scardinare con la loro genialità.“
— Giovannino Guareschi, libro Corrierino delle famiglie
Corrierino delle famiglie
„Peppone stava domando una grossa sbarra di ferro che doveva diventare qualche pezzo complicato di un cancello e, ogni tanto, provava il martello sull’incudine e l’incudine cantava. A Peppone piaceva molto battere il ferro. Battere il ferro rende meno che trafficare attorno ai motori: però dà allegria. Mettere a posto un motore di trattrice o d’automobile è come cercare l’errore che impedisce a un’operazione aritmetica di funzionare: l’uomo si mette al servizio della logica inflessibile della macchina ed è una faccenda umiliante. Cavar fuori a martellate qualcosa da una spranga di ferro è imporre la propria volontà alla materia. Metallo è quello di un motore e metallo è quello di un cancello: ma nel primo caso chi comanda è il metallo, nel secondo chi comanda è l’uomo.“
— Giovannino Guareschi, libro Don Camillo e il suo gregge
Don Camillo e il suo gregge
„Contrordine compagni! La frase pubblicata sull'Unità: "Marciare compatti sulla zia della Vittoria", contiene un errore di stampa, e pertanto va letta: "Marciare compatti sulla via della Vittoria."“
dal Candido, 28 dicembre 1947
Le vignette Obbedienza pronta, cieca e assoluta
„Contrordine compagni! La frase pubblicata sull'Unità: "Bisogna scendere in piazza con bandiere e porci, alla testa delle masse", contiene un errore di stampa, e pertanto, spostando una virgola, va letta: "Bisogna scendere in piazza con bandiere, e porci alla testa delle masse."“
dal Candido, 14 marzo 1948
Le vignette Obbedienza pronta, cieca e assoluta
„Contrordine compagni! La frase pubblicata nell'Unità: "Il Fronte deve radunare almeno nove milioni di viti", contiene un errore di stampa, e pertanto va letta: "Il Fronte deve radunare almeno nove milioni di voti."“
dal Candido, 20 marzo 1948
Le vignette Obbedienza pronta, cieca e assoluta
„Contrordine compagni! La frase pubblicata sul comunicato dell'Unità: "Dopo il comizio si formerà un corteo con la banda in cesta", contiene un errore di stampa, e pertanto va letta: "Dopo il comizio si formerà un corteo con la banda in testa."“
dal Candido, 11 aprile 1948, supplemento
Le vignette Obbedienza pronta, cieca e assoluta
„Contrordine compagni! La frase pubblicata sull'Unità: "Nella cabina non perdete la cesta e mettete il seno su Garibaldi", contiene un errore di stampa, e pertanto va letta: "Nella cabina non perdete la testa e mettete il segno su Garibaldi."“
dal Candido, 18 aprile 1948
Le vignette Obbedienza pronta, cieca e assoluta