“La mia prima moglie era brillante, ma non aveva senso dell'umorismo. Era convinta che dei fratelli Marx quello buffo fosse Zeppo.”

“[Margaret Dumont è] Praticamente il quinto fratello Marx.”

Groucho Marx (1890–1977) comico

“Qualcuno sa che fine abbiano fatto i fratelli Marx?”

Bosley Crowther (1905–1981) giornalista e critico cinematografico statunitense

in una recensione di Una notte sui tetti; citato in Movie icons: Marx Bros.

“Se non avessi il senso dell'umorismo, mi sarei suicidato da un pezzo.”

Mahátma Gándhí (1869–1948) politico e filosofo indiano

Antiche come le montagne

“Scrivere per i fratelli Marx è una prova del fuoco. Assicurati di indossare le mutande di amianto.”

Herman J. Mankiewicz (1897–1953) sceneggiatore statunitense

a S. J. Perelman; citato in Movie icons: Marx Bros.

“I loro vestiti sono sexy con un senso dell'umorismo-come me.”

Madonna (cantante) (1958) cantante statunitense

Citazioni di Madonna

“[Sui fratelli Marx] Erano capricciosi, insopportabilmente infidi e del tutto inaffidabili. Inoltre erano megalomani a un livello indescrivibile.”

S. J. Perelman (1904–1979) scrittore

Origine: Citato in Movie icons: Marx Bros.

Questa traduzione è in attesa di revisione. È corretto?

“Nulla rovina tanto il romanticismo quanto il senso dell'umorismo nella donna”

Oscar Wilde (1854–1900) poeta, aforista e scrittore irlandese

“Nessuna delle apparizioni televisive di Stewart rende giustizia all'umorismo straordinario di cui dava prova nelle conversazioni private. Il suo senso dell'umorismo era prodigioso.”

Peter Bogdanovich (1939) regista, attore e sceneggiatore statunitense

Origine: Chi c'è in quel film? Ritratti e conversazioni con le stelle di Hollywood, pp. 372-373

“Il tempo era un ladro e una delle prime cose che ti portava via era il senso dell'umorismo.”

Stephen King (1947) scrittore e sceneggiatore statunitense

“Di tutti gli elementi che contribuiscono all'equilibrio famigliare, nessuno è più utile e opportuno del senso dell'umorismo.”

Archibald Joseph Cronin (1896–1981) scrittore britannico

da Avventure in due mondi, traduzione di Paolo Gobetti, Bompiani, 1952, cap. XXVII, p. 339