da La mia vita, i miei film, p. 86
“Un film incide in maniera limitata sulle situazioni reali. Ma qualcosa lascia nelle coscienze. Ne sono del tutto convinto; e, pur senza farci illusioni, senza mitizzare il nostro mestiere, sono della medesima opinione gli autori che si dedicano a un cinema "partecipante" se non proprio "militante”
e in tale categoria metto Prova d'orchestra di Fellini). Abbiamo contribuito, con le nostre riflessioni, analisi, descrizioni di comportamenti, alla politica del paese. I governanti italiani, proprio per questo, non hanno mai amato veramente il nostro cinema e, di fatto, si sono rifiutati di aiutarlo. Eppure, esso è stato fra le poche cose valide che abbiamo esportato. Certo, un film non avrà mai le possibilità che sono proprie di altri meccanismi di persuasione. Ma esprime, se non altro, una volontà di intervenire in cose che ci riguardano da vicino. La politica la devono fare solo i politici di professione, forse? No; la dobbiamo fare tutti e spesso i cineasti, come gli scrittori, sono riusciti a precedere i politici. (da Il mestiere del narratore (conversazione con Francesco Rosi), p. 29)
Argomenti
arte , cani , autore , cinema , coscienza , film , illusione , maniero , mestiere , opinione , partecipante , situazione , militante , proprioFrancesco Rosi 13
regista italiano 1922–2015Citazioni simili
Arte e spettacoli, 24 agosto 2009
da Dictionnaire du cinéma. Les Films, Robert Laffont, Parigi, 1992.
Origine: Citato in Antologia critica http://distribuzione.ilcinemaritrovato.it/per-conoscere-i-film/nosferatu/antologia-critica, IlCinemaRitrovato.it.