“All'uomo viene meno il senso critico allorquando trova molte soluzioni!”

Spesso si resta senza una soluzione se se ne trovano troppe.
Sententiae

Originale

Homini consilium tunc deest, cum multa invenit.

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 24 Maggio 2020. Storia
Argomenti
multa
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Publilio Siro 661
scrittore e drammaturgo romano

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“La povertà spinge l'uomo a tentar molte cose.”
Hominem experiri multa paupertas iubet.

Publilio Siro scrittore e drammaturgo romano

La povertà obbliga l'uomo a molto rischiare.
La povertà spinge l'uomo a provarle tutte.
Sententiae

“Alla povertà mancano molte cose, all'avarizia tutte.”
Inopiae desunt multa, avaritiae omnia.

Publilio Siro scrittore e drammaturgo romano

Al povero mancano tante cose all'avaro tutte!
Al povero mancano molte cose, all'avaro tutte.
Sententiae

“A furia di sopportare molte cose verranno quelle che non potrai sopportare!”
Patiendo multa veniunt, quae nequeas pati.

Publilio Siro scrittore e drammaturgo romano

Chi ha sofferto molto arriva ad un punto in cui non non ce la fa più a soffrire ancora.
Sententiae

“Rischi di cercare a lungo, prima di trovare un uomo onesto!”
Multa ante temptes, quam virum invenias bonum.

Publilio Siro scrittore e drammaturgo romano

Prima di trovare un uomo dabbene devi fare molti tentativi a vuoto.
Sententiae

Quinto Orazio Flacco photo

“Sia pure, io dico, che Lucilio fosse garbato ed urbano, sia pure ch'egli fosse più limato di quanto non sia in genere l'iniziatore di una poesia nuova[3] e intentata dai Greci e più anche di tutto il gruppo dei poeti più antichi; ma anche lui, se il destino l'avesse fatto scivolar giù fino ai nostri giorni, eliminerebbe molte cose dai suoi versi e tutto il superfluo, che si trascina al di là dell'espressione compiuta, lo taglierebbe via e, nel comporre il verso, si gratterebbe spesso la testa e si roderebbe le unghie fino alla carne viva.”
Fuerit Lucilius, inquam, comis et urbanus, fuerit limatior idem quam rudis et Graecis intacti carminis auctor quamque poetarum seniorum turba; sed ille, si foret hoc nostrum fato delapsus in aevum, detereret sibi multa, recideret omne quod ultra perfectum traheretur, et in versu faciendo saepe caput scaberet vivos et roderet unguis.

Quinto Orazio Flacco (-65–-8 a.C.) poeta romano

da I, 10, 64-71 - Mario Labate

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