“L'amore è quell'intertempo, in cui qualcuno ti | trattiene e ti tira in una stanzetta, | e tu, cerchi di fuggire e di restare | indipendente nel mondo ma quando, | ci ripensi ti ricredi e ti ritiri e ti | sembra il caso di restare, perché il mondo non è poi così grande, | e la suddetta stanzetta, non è poi così male. | E allora ti giri e baci e benedici chi ti stima ma | svanisce e scopri che nessuno ti stima o ti tira e ti si era solo | impigliato il maglione nella maniglia.”

da L'amore è quell'intertempo, n. 4
D' Parte Seconda

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 06 Febbraio 2022. Storia
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rapper e cantautore italiano 1980

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“Non puoi difendere su Rasheed Wallace quando tira così! Non è un problema di Radmanovic, non è un problema dei Sonics… è un problema del mondo!”

Federico Buffa (1959) giornalista italiano

dalla partita Seattle Supersonics-Detroit Pistons, Gennaio 2006
Citazioni tratte da telecronache

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“[In riferimento alla missione americana in Iraq] In principio erano le armi di distruzione di massa. Per prevenire il terribile attacco di Saddam al resto del mondo, partì la guerra in Iraq. Poi si scoprì che le armi non c'erano, nulla non c'era nulla da prevenire. Allora si disse che bisognava colpire, a Baghdad, il più terribile alleato e foraggiatore e protettore di Al Quaeda. Poi si scoprì che i due nemmeno si conoscevano, anzi si odiavano. Poi si disse che eravamo lì per liberare gli Iracheni da Saddam […] Allora si disse che dovevamo restare lì perché gli Iracheni lo volevano, infatti ci accoglievano come liberatori. Poi si scoprì che ci sparavano addosso. Allora si disse che eravamo lì per esportare la democrazia. Poi si scoprì che, già che c'eravamo, esportavamo anche la tortura (per esempio nel carcere di Abu Ghraib), dalla quale peraltro l'Iraq era da tempo un discreto produttore. Allora Giuliano Ferrara, che è molto intelligente, disse che c'è una bella differenza fra la tortura di Saddam e la nostra: lui i torturati mica li fotografa, noi sì perché siamo democratici. Clic. Volete mettere la differenza? Allora si disse che bisognava restare per riportare la Pace in Iraq, contro una guerra che prima non c'era e che avevamo scatenato noi. Poi si scoprì che la pace faceva più morti della guerra. Allora si disse che bisognava restare per combattere il terrorismo. Poi si scoprì che di terroristi in Iraq, non ce n'erano, almeno prima dello sbarco delle truppe occidentali: ne arrivarono a migliaia da tutto il mondo arabo e ne sorsero molti in loco, dopo il nostro arrivo; insomma, il terrorismo, da quando lo combattiamo, aumenta. Allora si disse che bisognava restare perché altrimenti sarebbe scoppiata la guerra civile fra sciiti e sunniti. Poi, consultando i libri di storia, si scoprì che quella irachena non conosce guerre civili, ma grazie alla nostra presenza sul posto ottenemmo anche questo risultato: scatenare la prima guerra civile della storia dell'Iraq.”

La scomparsa dei fatti

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