“Probabilmente non si smette mai di sentirsi bambini di otto anni davanti ai propri genitori.”

Il Budda delle periferie

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 29 Dicembre 2020. Storia
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drammaturgo e scrittore britannico 1954

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“Dani è come un bambino che non riesce a diventare adulto perché soffocato dalle scelte dei genitori [in riferimento al manager Alberto Puig] […] Pedrosa in otto anni alla Honda, non è riuscito a vincere nulla, vorrei che potesse dimostrare il contrario, ma non credo proprio che possa succedere.”

Kevin Schwantz (1964) pilota motociclistico statunitense

Origine: Da un'intervista a L'Equipe nel weekend del GP di Austin; citato in Kevin Schwantz "Pedrosa non vincerà mai la MotoGP" ed è polemica http://www.motomondiale.it/6449-kevin-schwantz-pedrosa-non-vincera-mai-la-motogp-ed-e-polemica/#sthash.NyJYSPfg.dpuf, Motomondiale.it, 30 aprile 2013.

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“Parole di una bambina inglese di otto anni, nel vedere una stella cadente: «Non mi piacerebbe aggrapparmi a una stella cadente.»”

Emil Cioran (1911–1995) filosofo, scrittore e saggista rumeno

Origine: Taccuino di Talamanca, p. 39

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“Io ricordo una bambina di due anni, che, messa davanti ad una statuina del Bambino Gesù, disse: «Questa non è una bambola.»”

Maria Montessori (1870–1952) pedagogista, filosofa e medico italiana

La scoperta del bambino

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“Quando si perdono i propri genitori, si pensa, il prossimo sono io. Perdere i miei genitori e due anni di distanza, mi ha dato un enorme desiderio di vivere.”

Roy Dupuis (1963) attore cinematografico e attore televisivo canadese

dall'articolo in Le Journal de Montréal del 28 febbraio 2009
2009

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“In età molto tenera i bambini sono indifesi e completamente dipendenti; li si può controllare facilmente esprimendo disapprovazione oppure facendo ricorso alla forza fisica e alle punizioni. Nei confronti dei bambini più grandi si può raggiungere lo stesso scopo con la seduzione. Al bambino viene promesso un trattamento speciale, una maggiore intimità, se si adeguerà ai desideri dei genitori. […] II bambino che viene portato a sentirsi speciale diventa il centro della lotta dei genitori per il potere e la sua posizione diventa particolarmente critica nel periodo edipico. Se è maschio entra in competizione con il padre, perché la madre lo induce a sentirsi superiore a lui. L'interesse speciale che il padre riversa sulla ragazza fa sì che questa divenga la rivale della madre. Il bambino è intrappolato in una situazione disperata. C'è sempre, da un lato, il pericolo dell'ostilità del genitore dello stesso sesso e dall'altra, se c'è stata una risposta sessuale alla seduzione, la paura dell'incesto o di un rifiuto umiliante. In quasi tutti i casi, il genitore che seduce è anche un genitore che rifiuta. A quell'età la paura dell'incesto è paura fisica dell'organo genitale adulto, che appare potente. Purtroppo per il bambino non c'è via d'uscita da questo genere di situazione edipica se non quella di sopprimere i sentimenti sessuali. Il bambino non soffoca la genitalità ma la sessualità – e cioè sensazioni di languore nell'area della pelvi, che sono la base dell'amore sessuale. Ma la soppressione dei sentimenti equivale a una castrazione psicologica e lascia orgasticamente impotenti. Sono fermamente convinto che, al livello più profondo, questa impotenza sia alla base della lotta per il potere.”

Alexander Lowen (1910–2008) psicoterapeuta, medico e psichiatra statunitense

Origine: Il narcisismo. L'identità rinnegata, pp. 77-79

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