“Villa Napoleonica del 1961!”

“Quella villa accanto al cimitero (1981) – regia”

Lucio Fulci (1927–1996) regista, sceneggiatore e attore italiano

Film

“Lasciarono la villa con rimpianto, giacché avevano sentito lieve, tra quelle mura, la sorte di amarsi.”

Alessandro Baricco libro Seta

Seta

“Non credo che molte persone siano contrarie se dico che, in questo momento, John è il più importante calciatore del Villa.”

Stan Collymore (1971) calciatore inglese

“Io non dire che Perdomo giocare come mio cane. Io dire che lui potere giocare a calcio solo in parco di mia villa con mio cane.”

José Perdomo (1965) allenatore di calcio e ex calciatore uruguaiano

“Ho conosciuto la piena bellezza, | lo splendore nobile e pacifico della luce, | pura e immensa, | a Palermo, a Villa Tasca.”

Anna de Noailles (1876–1933) poetessa e romanziera francese, di origine romena

“L'importante è comunicare con il pubblico. Il resto conta molto poco. Il guaio è che in Italia ci sono ancora troppi cantanti alla Claudio Villa.”

Lucio Battisti (1943–1998) compositore, cantautore e produttore discografico italiano

Origine: Da Marcello D'Antoni, Intervista polemica con Lucio Battisti. «Canto i motivi che mi piacciono. L'opinione del pubblico non mi interessa.», Sogno, n. 28, 13 luglio 1969.

“L'accanimento nei confronti di Berlusconi me lo rende simpatico. E anche le sue esagerazioni. Ma non lo frequento. Sono stato uno dei pochi italiani che ha rifiutato un suo invito nella villa in Sardegna.”

Claudio Velardi (1954) imprenditore, editore e politico italiano

“La casa era quieta, il resto del mondo lontanissimo. Fu così che mi resi conto come per Villa Piccolo passasse un meridiano come a Greenwich. Il meridiano della solitudine.”

Lucio Piccolo (1901–1969) poeta italiano

“"Non sono certo il primo arrivato, io!" come disse il giovanotto presuntuoso che, invitato a colazione in villa, arrivò quando già tutti erano a tavola da un buon quarto d'ora.”

Alphonse Allais (1854–1905) scrittore e umorista francese

da Œuvres posthumes
wellerismo

“Per finir poi di parlarvi di Bologna, dirò che vi si viveva allora e vi si vive sempre allegramente, lautamente, con grandi agevolezze di buone amicizie, e di festive brigate. La città dà mano alla villa e la villa alla città: belle case, bei giardini, e grandi commodi senza le stirecchiature di quel lusso provinciale che dice: «rispettatemi perché costo troppo e devo durare assai!…»”

Ippolito Nievo libro Le confessioni d'un italiano

Le confessioni di un italiano